venerdì, 4 Ottobre 2024

Fiavet, lettera aperta ad Alitalia

“Perché non riconsiderare il taglio commissionale imposto nel 2004 alle adv?”

La Fiavet si inserisce nel caso Alitalia con una lettera aperta indirizzata alla compagnia. “Le agenzie italiane oggi non possono non provare un profondo dispiacere nel constatare che Alitalia non attraversa certo un momento favorevole, nonostante alcune iniziative anche drastiche intraprese negli ultimi anni, e che il management del vettore ha voluto ricondurre concettualmente alle esigenze di risanamento”. In particolare, la Fiavet si riferisce al taglio delle commissioni fissato all’1% lordo nell’aprile 2004. “All’epoca il taglio commissionale – si legge – era stato presentato come un male indispensabile, quasi una amputazione che consentisse la sopravvivenza di un corpo sano: oggi, però, siamo dolenti nel dover constatare che questo nostro sacrificio, da un lato non ha migliorato lo stato di salute del vettore, dall’altro non ha certo fatto crescere la fidelizzazione della principale rete di vendita, appunto le agenzie di viaggi, da sempre il principale canale di vendita della biglietteria Alitalia, con valori che, alle ultime stime rese note, superano il 90% del fatturato totale”. Per questo motivo, si chiede al vettore: “Posto che il taglio commissionale non sembra essere la panacea di ogni male, e che d’altra parte esistono vettori che continuano ad incentivare le vendite anche mediante questo strumento economico, non è forse maturo il tempo per riconsiderare le decisioni prese due anni (e molti manager) fa?” Per l’associazione, piccoli passi in tal senso avrebbero “l’immediato effetto di riavvicinare l’intera categoria a quel vettore che maggiormente sente come ‘nazionale’ e in qualche modo ‘proprio’, e, anche per questo legame affettivo, di rilanciarne prontamente le vendite”.

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