martedì, 21 Maggio 2024

Fiavet, servono aiuti per uscire dalla crisi

Il presidente Tozzi invita il Governo ad adottare provvedimenti urgenti per rilanciare il settore

I timidi segnali di risveglio registrati durante il periodo pasquale avevano alimentato la fiducia verso una veloce ripresa, ma i venti di crisi internazionali continuano a pesare fortemente su tutto il comparto del turismo. La diagnosi del “grande malato” è del presidente della Fiavet, Antonio Tozzi, che, a nome degli agenti di viaggio e dell’industria turistica italiana, ha sollecitato il Governo ad affrontare con decisione la crisi e ad adottare quei provvedimenti che vengono ritenuti urgenti per rilanciare il comparto. La crisi, ha detto Tozzi nel corso di un incontro con i giornalisti, non e’ conseguenza solo degli attentati dell’11 settembre dello scorso anno e dei venti di guerra tra Usa e Iraq, ma paga anche l’instabilità delle Borse di tutto il mondo e il delicato periodo attraversato dall’economia di alcuni Paesi europei (vedi la Germania), da sempre serbatoio per il turismo di qualità e, quindi, anche di spesa. Ma quest’estate, ha sottolineato il presidente della Federazione italiana delle imprese di viaggi e turismo, ci si è messo anche il maltempo, che ha indotto molti a ridurre il periodo delle proprie vacanze, quando non addirittura ad annullarle. Ma, nel panorama nazionale, non tutto è andato male, perchè in alcune regioni (la Puglia; la Calabria, dove si parla di un incremento record – pari al 20-25% – e la Basilicata) soprattutto il turismo interno ha fatto segnare risultati lusinghieri. Ciononostante il presidente della Fiavet ha voluto sottolineare il parere contrario espresso dalla Federazione degli agenti di viaggi nei confronti dei vari ticket applicati in varie forme, tanto nelle città d’arte quanto in alcune isole del Mediterraneo. Iniziative, per Tozzi, che non contribuiscono a quel turismo di qualità al quale l’industria italiana si è sempre rivolta. Per l’outgoing sempre in cima alle preferenze degli italiani Spagna, Grecia ed Egitto, con Praga pesantemente penalizzata dall’ondata di calamita’ naturali. Il presidente della Fiavet ha poi stigmatizzato “la generalizzazione di infondati pregiudizi” nei confronti delle agenzie, alimentati da “organizzazioni” che denunziano disservizi, senza però precisarne la portata. Dopo avere premesso che è quasi fisiologico che nel settore dei charter (che, per rendere appetibili i prezzi, lavorano molto per abbattere i costi) si registrino dei disservizi, Tozzi ha ricordato come solo il turismo abbia un fondo a garanzia del turista. E per combattere la tendenza a generalizzare e a usare definizione che la Fiavet rifiuta (come i “viaggi truffa”), Tozzi ha reso noto di avere affidato all’ufficio legale della Federazione mandato per accertare se quanto fatto da alcuni organi di informazione e organizzazioni “rappresenta una offesa e una lesione di interessi, oltre i limiti del codice penale”. Le proposte della Fiavet per rilanciare il settore riguardano innanzitutto il settore fiscale per il quale viene chiesto al Governo la riduzione dal 20 al 10 per cento dell’Iva per l’
organizzazione di viaggi e soggiorni; l’esclusione dall’Iva delle provvigioni per intermediazione, locazione e noleggio dei mezzi di trasporto e dalle provvisioni per le prenotazioni di hotel all’ estero; la detraibilità dell’Iva dei servizi turistici per la clientela d’affari.

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