venerdì, 29 Marzo 2024

Fiba, conti in rosso per l’estate 2004

Diminuite le presenze, ma soprattutto i consumi

Conti in rosso per il settore balneare italiano. I consumi degli italiani che hanno affollato gli stabilimenti sono diminuiti quest’anno dal 20 al 50%, ben di più del calo delle presenze che si è attestato, a seconda delle località, tra un 10 e un 25%. Lo rileva la Fiba (Federazione Italiana delle imprese balneari)
traendo l’ovvia conclusione che ”le famiglie in vacanza spendono di meno”. Il presidente della Fiba, Renato Papagni sottolinea che un primo bilancio preliminare della stagione balneare presenta dunque ”un calo complessivo sia nel numero delle presenze dei turisti che nei consumi effettuati rispetto all’anno scorso” anche se bisogna considerare le ben diverse condizioni climatiche del 2003 rispetto a quest’anno. Secondo la FIba questo ”drastico
calo generale” ha diverse case. Tra esse ”le politiche economiche del governo che stanno impoverendo a forte velocità il portafoglio dell’italiano medio” che si vede costretto a ridurre la durata delle vacanze; poi le condizioni climatiche; quindi la qualità delle strutture turistiche e la funzionalità
delle infrastrutture ”spesso vecchie e insufficienti ad accogliere i grandi numeri”; poi la competitività dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo; infine la ”mancanza di un’adeguata promozione turistica del sistema turismo-vacanza”. Per porre rimedio alla situazione, secondo la Fiba occorre
”avviare un serio confronto con gli amministratori e gli altri comparti del settore per mettere sul tavolo un vero e proprio progetto turistico che dia nuovo vigore all’intero sistema nazionale. Dai dati della Fiba risulta che i cali delle presenze sono state a macchia di leopardo: in Puglia, Calabria, Liguria e Marche il calo è stato tra il 15 e il 25% in giugno e luglio
mentre c’è stato un lieve miglioramento in agosto; in Emilia Romagna e in alcune località di Lazio e Toscana la diminuzione è stata del 10-15%; sul litorale romano e in Versilia, invece, le presenze sono state in media sugli standard degli anni precedenti.

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