venerdì, 26 Luglio 2024

Finanziaria: Pasi, disattese tutte le promesse per il mondo del turismo

L’assessore emiliano fa il punto a tre mesi dalla Conferenza nazionale

”A tre mesi dalla Conferenza nazionale del turismo di Genova, nella Finanziaria 2005 non sta avvenendo nulla di quanto era stato con grande enfasi annunciato: niente finanziamenti al turismo, niente riforma dell’Enit e, per regalo di Natale, l’ aumento dei canoni demaniali del 300%”, appena entrata in vigore.
Cosi’ l’assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna, Guido Pasi, in una nota, in cui afferma che ”Berlusconi aveva annunciato la convocazione di un tavolo con le Regioni, per decidere sul futuro del turismo italiano: ‘entro due settimane al massimo’, aveva detto. Sono invece trascorsi tre mesi e nessun incontro e’ stato convocato”. Poi, ”aveva annunciato un finanziamento di 300 milioni di euro per il turismo. In Finanziaria non ce n’e’ traccia, mentre l’eventuale ‘collegato per la competitivita” non esiste. E Marzano annuncia che solo nel 2005, ma non si sa quando, dovrebbe essere emesso un decreto riferito alla riforma dell’Enit”. Per Pasi, ”non e’ piu’ differibile pertanto la convocazione del tavolo che a nome di Confindustria Jannotti Pecci ha proposto lunedi’ scorso al convegno del Cnel, tra imprenditori, sindacati e Regioni, per determinare un’iniziativa comune”. ”Dulcis in fundo” per i canoni demaniali: ”senza riunire il comitato deputato a trattare l’argomento, come denuncia l’assessore ligure Orsi, il Governo – prosegue l’ assessore dell’Emilia-Romagna – ha lasciato passare altri mesi fino a far scadere (15 dicembre) l’ultima proroga del decreto che quadruplica i canoni demaniali per uso turistico”, cosi’ l’aumento deve entrare in vigore. In Emilia-Romagna, ”come abbiamo previsto nella nostra delibera del 18 ottobre scorso, in questo caso provvederemo alla revisione delle concessioni limitando il danno causato da un anno di insipienze e rinvii. Ma resta l’amarezza di aver assistito ad un vicenda che ha colpito istituzioni e operatori di spiaggia in modo mai verificatosi prima”. Poi, ”circola ufficiosamente l’ipotesi – aggiunge Pasi – che sia in preparazione un ulteriore decreto di proroga (non si comprende come possa avere valore retroattivo), che contenga l’idea che a pagare i 140 milioni di euro previsti in entrata dall’aumento dei canoni siano le Regioni”, ma le casse del turismo ”sono gia’ abbondantemente svuotate” e ”cio’ non fa che appesantire il nostro giudizio. Se cosi’ sara’, non potremo che ribadire il nostro rifiuto e la legittima richiesta che ci venga riconosciuta invece la potesta’ di riscuotere e determinare i canoni, secondo criteri di equita’, per
utilizzarne la quota necessaria ad assicurare la gestione del demanio che gia’ svolgiamo. Ma oggi e’ il 16 dicembre – conclude – e oggi le nostre realta’ turistiche e balneari hanno una sola certezza: nessuno di noi e’ stato ascoltato e il quadruplicamento dei canoni per il 2004 e’ operativo”.

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