domenica, 19 Maggio 2024

Finanziaria/2, Aica: “Attendiamo fatti concreti”

Iorio: “Nessuna illusione sulla ripresa registrata qest’estate”

Rimane cauto Renzo Iorio, presidente di Aica/Confindustria (Associazione italiana delle catene alberghiere) all’annuncio del vice premier Rutelli di collocare il turismo fra le priorità della prossima Finanziaria, curioso di vedere che cosa c’è realmente “al di là dell’annuncio”. “Continuiamo a fare atti di fede in dichiarazioni generali e di principio – ha detto il presidente di Aica – ma restiamo ancora in attesa di fatti concreti”. Iorio, così come Bocca, auspica la revisione del trattamento fiscale per il turismo congressuale, con la deducibilità dell’IVA per le aziende estesa anche agli spostamenti per lavoro dei loro dipendenti. E concorda con l’analisi di Rutelli sul nanismo che affligge molte imprese turistiche che proprio nella dimensione trovano l’ostacolo maggiore per essere veicolate sui mercati internazionali. “Finora però – ha spiegato – nessuna novità è venuta dal governo: continua la politica promozionale a livello regionale e locale, continua la politica del credito agevolato che favorisce una dimensione piccola e pone barriere a dimensioni più grandi delle imprese”. E sulla ripresa del settore registrata questa estate, Iorio invita a non coltivare grandi illusioni perché l’Italia “continua a crescere in misura minore rispetto ai più diretti concorrenti (Francia, Spagna e bacino mediterraneo)”. Quanto alle politiche di rilancio, Iorio concorda con la possibilità ipotizzata dal ministro Rutelli di allungare la stagione delle ferie ma rilancia anche la proposta dei “buoni vacanza” come sostegno alle categorie meno abbienti. La partita decisiva, è la conclusione del presidente di Aica/Confindustria, si gioca però sul versante fiscale. Iorio guarda con qualche preoccupazione ai rischi di aumento dell’imposizione e tasse e all’evasione che nel settore – riconosce – rimane fra le più elevate. “E’ una realtà con cui ci dobbiamo confrontare – conclude – perché l’evasione è diventata nel tempo uno dei fattori distorsivi più gravi nella concorrenza”.

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