domenica, 19 Maggio 2024

Firenze, si va verso il ticket

Intesa fra Comune e categorie. Non sarà tassa di scopo

Un ticket per pulire, sorvegliare e fare manutenzione nella Firenze abusata dai turisti con i soldi raccolti in un fondo speciale, chiamato city fund, che sarà gestito dal Comune e dalle associazioni di categoria. Il city fund non è la tassa di scopo che era stata proposta dal sindaco di Firenze, Gerardo Domenici, ma ne anticipa le finalità, con l’obiettivo di attingere risorse dai flussi turistici e dalle relative transazioni commerciali. L’introduzione del ticket sarà possibile grazie al protocollo d’ intesa raggiunto tra il Comune di Firenze e le categorie (albergatori, commercianti, artigiani, cooperative), insieme alla Camera di Commercio. Il denaro raccolto in Palazzo Vecchio, verrà gestito da una fondazione e sarà ripartito su interventi programmati fuori dal bilancio comunale come pulizia, manutenzione e sorveglianza di monumenti e musei, informazione e assistenza ai turisti e anche progettazione di eventi e manifestazioni. Per il solo 2003 le parti hanno stabilito che i primi 10 milioni di euro raccolti dovranno far parte del bilancio comunale. Poi, negli anni successivi, la gestione del “See Florence Fund”, questo il nome ufficiale che verrà adottato, avverrà in modo definitivamente separato dal bilancio comunale. In base all’intesa, il city fund dovrebbe essere sostenuto con un sovrapprezzo del biglietto dei musei (ma ancora manca l’accordo con il ministero); con una percentuale della quota complessiva pagata dai bus turistici per il loro ingresso in città; tramite un contributo (0,1%) derivato dalle transazioni commerciali fatte con carta di credito. Per quest’ultima soluzione deve essere raggiunto un accordo con le banche e, tuttavia, il costo di beni e servizi non inciderà sui prezzi finali pagati dalla clientela, ma sulle commissioni contrattate dagli operatori economici. In progetto, collegata al city-fund, c’è anche una city-card legata a un pacchetto di servizi da offrire ai turisti. Di tutti questi strumenti, l’unico già operativo è quello relativo al ticket dei bus turistici, che frutterà tra 1,5 e 2 milioni di euro annui. Gli altri meccanismi, secondo le intenzioni esposte dai firmatari dell’ accordo, dovrebbero essere attivati a partire dalla primavera del 2003.

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