domenica, 28 Aprile 2024

Fontanarossa, assolto il cda dell’Asac

Prescritta anche l’azione risarcitoria per i consiglieri in carica nel 1998

Assolto il consiglio di amministrazione dell’Azienda speciale aeroporto di Catania in carica nel 2006 e dichiarata prescritta l’azione risarcitoria nei confronti dei consiglieri in carica nel 1998. Questa la sentenza della sezione giurisdizionale della Corte dei conti, che scagiona undici persone citate in giudizio dalla Procura regionale per un presunto danno erariale di un milione e mezzo di euro. La vicenda risale al 1998 quando, il pm contabile Giuseppe Scuderi aveva chiamato in causa Ugo Colajanni, Giuseppe Galizia, Stefano Grasso, Gianfranco Motta e Antonio Di Mauro, allora consiglieri dell’Asac, per un aumento di capitale della Sac (Società aeroporto di Catania), unico socio dell’Asac, a 25 miliardi di lire con conseguente indebitamento. Queste somme sarebbero inoltre servite per un aumento della retribuzione annua ai componenti del consiglio di amministrazione Sac da 220 a 720 milioni di lire. Tutto ciò, insieme alla mancata distribuzione degli utili per gli anni 1998 e 1999, avrebbe arrecato un danno all’erario pari a un milione e mezzo di euro. Citati in giudizio, per aver continuato a pagare i compensi aggiuntivi, anche Giacomo Torrisi, Giuseppe Attilio Amore, Carlo Casteluccio, Alberto Maria Giuffré e Mario Libertini. La sentenza, che scagiona tutti, è stata emessa dalla Sezione giurisdizionale presieduta da Salvatore Cultrera.

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