venerdì, 17 Maggio 2024

Forum TTG Rimini: comparto vitale, ma aziende troppo piccole

Cipolletta: “Per dare slancio all’industria del turismo deve crescere la dimensione d’impresa”

Le aziende turistiche sono ancora troppo piccole e il settore è troppo frammentato: per ridare slancio a un comparto che, nonostante la crisi post 11 settembre, ha registrato un indice di vitalità superiore a tutti gli altri, occorre una iniezione di fiducia e la consapevolezza di essere un settore economico che produce, indotto compreso, il 12% del prodotto nazionale lordo del paese. Questa la diagnosi scaturita a Rimini al Forum di TTG Incontri, dedicato a gestione finanziaria e valore delle imprese turistiche. ”L’anomalia è che in un settore così strategico per l’economia italiana, le società del turismo rappresentano soltanto lo 0,1% dell’intera capitalizzazione di mercato” – ha detto Andrea Scremin, officer di Borsa Italiana. La crescita necessaria è stato il filo conduttore dei convegni della prima edizione dei TTG Forum – Incontri sul Turismo 2003, iniziati con
Innocenzo Cipolletta, presidente UBS Corporate Finance Italia
(”Per dare rilancio all’industria del turismo in Italia
l’offerta deve crescere in termini di dimensione di impresa”), e conclusi con Armando Brunini, responsabile di AT Kearny (”Se non si cresce, non si può mantenere la redditività”). Lo spazio per crescere c’è, secondo Alberto Corti, direttore generale di Astoi, l’associazione italiana dei tour operator: ”Noi oggi manovriamo, come turismo organizzato, 16 miliardi di euro l’anno contro gli 80 miliardi di euro della totalità della spesa turistica del nostro Paese. Questo significa che ci sono, potenzialmente, ancora 64 miliardi di euro fuori dal nostro circuito”. Ma l’evoluzione è in atto. Nel 1990 il 50% del fatturato globale del tour operating italiano è stato prodotto da 15 tour operator. Nel 2002 il 53,9% del fatturato è stato
realizzato da 6: ”Il settore negli ultimi dieci anni ha subito profonde trasformazioni, ma mi viene da pensare che siano proprio le aziende del comparto a non essersi completamente accorte di questa evoluzione” – ha sottolineato Corti, evidenziando anche la forte vitalità di un settore che, dopo aver perso per la crisi del dopo 11 settembre, 1 miliardo di euro sul volume d’affari totale, è cresciuto anche nel 2003. ”Una caratteristica comune delle aziende turistiche – ha spiegato Fabrizio Barini, responsabile analisi fondamentale di Websim, società specializzata nell’informazione e nella consulenza finanziaria on line – è che valgono meno dei propri asset, ma il comparto turistico e’ tra quelli che, nonostante la crisi, si sta comportando meglio di altri. E il mercato lo sa”. Quale futuro per le imprese turistiche? ”Per quelle grandi
è vitale continuare a crescere creando valore – ha risposto
Barini – Per le piccole è necessario consolidarsi per diventare appetibili”. Ad auspicare e sostenere la crescita è anche Borsa Italiana: ”Siamo alle battute finali di un piano di restyling in Borsa volto a favorire l’avvicinamento di piccole e medie imprese nel Mercato Ristretto – ha detto Scremin – Prevediamo di portare in questo mercato 1.200 aziende: una buona percentuale di queste è rappresentato da società del settore turistico”.
La 40/a edizione di TTG Incontri, svoltasi nel nuovo
quartiere fieristico di Rimini, si e’ conclusa, secondo gli
organizzatori, con numeri da record: 28.500 presenze in due
giorni e mezzo, con un incremento del 29% rispetto allo scorso anno. Grandi consensi anche per TTI (Travel Trade Italia), dove 320 tour operator internazionali hanno avuto 10 mila appuntamenti con le 400 aziende interessate a promuovere il prodotto Italia.

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