lunedì, 17 Giugno 2024

Gesap e Sac ricorrono all’Ue contro il decreto “Salva compagnie aeree”

Sotto accusa i tagli alle tariffe che i vettori versano alle societa’ di gestione

Gesap e Sac, societa’ che gestiscono rispettivamente gli scali di Palermo e Catania, si sono rivolte alla Commissione europea contro il decreto “Salva compagnie aeree” emanato il 17 ottobre. Le due societa’ hanno chiesto inoltre alla Regione Sicilia di sollevare la questione di incostituzionalita’ davanti alla Consulta.
Motivo del ricorso e’ la norma, inserita nel decreto, che abbatte le tariffe che i vettori pagano alle societa’ di gestione degli scali per l’uso degli impianti e per il transito di merci e passeggeri. Secondo il ricorso presentato da Gesap e Sac, questo provvedimento avrebbe come obbiettivo quello di “di sostenere le compagnie aeree che operano sul territorio nazionale, in particolare la compagnia di bandiera”. Di conseguenza, prosegue il ricorso, “Il decreto viola le norme comunitarie in materia di libera prestazione dei servizi e minaccia i piani di sviluppo degli aeroporti siciliani, gia’ approvati, con ricadute negative sul turismo locale e sull’occupazione. Premesso che, gia’ adesso, le tariffe a carico delle compagnie per l’ utilizzazione degli aeroporti italiani – osservano Sac e Gesap sono notevolmente inferiori ai livelli medi europei. Ma il decreto viola anche il diritto alla libera circolazione di capitali, visto che rende le imprese di gestione degli aeroporti italiani cosi’ poco produttive da privarle di interesse agli occhi di un qualsiasi investitore comunitario, tema particolarmente delicato nell’ ottica delle future privatizzazioni”.

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