Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dalla Fiavet nazionale in merito alle gite scolastiche: “Consultando il sito dell’Unità di Crisi della Farnesina presso il Ministero degli Affari Esteri, unica fonte ufficiale esistente nel nostro Paese, emerge in maniera evidente che per nessun paese europeo sono state emanate comunicazioni di “sconsiglio” ad intraprendere viaggi. Pertanto, qualsiasi annullamento di viaggi, comprese le gite scolastiche, avente per destinazione tutti i paesi dell’area europea e non, per i quali non sia stata espressamente formulata tale indicazione, deve essere considerato privo di giustificazione e, come tale, soggetto al pagamento delle penali pattuite”. E’ quanto dichiara il Presidente della Fiavet, Antonio Tozzi, in merito alla nota n. 326 del 21 marzo 2003, ad integrazione della precedente nota n. 950 del 20 marzo 2003, del Ministero dell’Istruzione con la quale viene comunicato ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali ed ai Dirigenti Scolastici di consultare il sito (www.viaggiaresicuri.mae.aci.it) predisposto dal Ministero degli Affari Esteri, nel quale vengono date, in relazione all’attuale particolare situazione internazionale, indicazioni sul livello di attenzione relativo ad ogni singolo Paese.
“Voglio ricordare, ha detto ancora Tozzi, che il decreto legislativo 111/95, che regola la materia, stabilisce che le penali conseguenti alle disdette previste dal contratto di viaggio, non sono dovute soltanto nei casi in cui il paese nel quale il viaggio è stato organizzato sia direttamente coinvolto in situazioni di reale pericolo e, comunque, ufficialmente “sconsigliato” dall’Unità di Crisi della Farnesina. In caso contrario l’annullamento di viaggi e gite di istruzione, già confermati alle agenzie di viaggio a seguito delle procedure previste, comporterà il relativo risarcimento alle agenzie dei danni derivanti dall’annullamento”.
La Fiavet nel dare disposizioni alle Agenzie di Viaggio associate sul comportamento da seguire in caso di disdetta rileva come il comportamento del Ministero dell’Istruzione incida, soprattutto in un momento già molto difficile per l’intero mondo del turismo, in modo fortemente negativo nei rapporti con i clienti.
