venerdì, 26 Luglio 2024

Gli americani tornano in Francia, ma spendono meno

Tra gennaio e maggio +13,5%, ma pesa il cambio con l’Euro

Gli americani si rifanno vedere in Francia dopo anni di disaffezione e ricominciano ad andare in giro per le vie di Parigi e le spiagge della Costa Azzurra. Ma, complice il tasso di cambio euro/dollaro, spendono molto meno di
qualche anno fa in alberghi e ristoranti. All’Ufficio del Turismo di Parigi hanno ritrovato il sorriso, ”sono finalmente tornati – spiega infatti il
direttore generale Paul Roll – +13,5% tra gennaio e maggio”; dimenticati quindi gli screzi dovuti alla guerra del Golfo e le paure dovute agli attentati terroristici. Grazie anche alle recenti celebrazioni del 60/mo anniversario dello sbarco in Normandia, i turisti d’oltreatlantico sono di nuovo al primo
posto tra gli stranieri in visita nella capitale, relegando i britannici al secondo posto e sciamando di nuovo nei loro luoghi tradizionalmente prediletti: Notre Dame, la torre Eiffel, Montmartre e Versailles. Ma detta di tutti, per colpa soprattutto della debolezza del dollaro nei confronti dell’euro, i turisti americani spendono considerevolmente meno di prima: ”Prendono tutti un menù di
base da 20 euro, senza vino – dice storcendo la bocca il proprietario di un ristorante di Montmartre – Ci sono molti americani in viaggio organizzato ma ci mancano i turisti d’affari”. Gli fa eco il personale del lussuosissimo hotel
George V: ”La nostra clientela americana aumenta del 30%, ma prendono tutti una camera, invece di una suite”. Felici anche gli operatori turistici della Costa Azzurra, dove per la prima metà del 2004 è stato registrato un aumento delle presenze Usa di circa il 25%, dopo un calo catastrofico del 50% l’anno scorso.

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