venerdì, 3 Maggio 2024

Gran Bretagna, pilota ripara aereo e mette il volo ai voti

Solo 13 passeggeri su 300 hanno preferito rimanere a terra

Sono riusciti a partire dopo sette ore di attesa grazie alla perizia di un pilota tuttofare che ha prima riparato l’aereo in panne con le sue mani e dopo, per correttezza, ha messo ai voti il volo: forse a causa del sole spagnolo, il computer di bordo era andato in tilt e chi non si è fidato delle sue capacità d’ingegneria informatica è rimasto a terra. Il volo in questione era un charter Leeds-Minorca-Leeds organizzato da MyTravel, uno dei principali tour operator del Regno Unito, quotato anche alla Borsa di Londra. E’ all’aeroporto di Minorca, proprio al termine delle vacanze sull’isola spagnola, che venerdì scorso è cominciato l’incubo per i 300 (non 200 come segnalato in un primo momento) villeggianti di Sua Maestà.
Quando nello scalo la MyTravel aveva già chiamato il volo, il pilota – di cui non è stata rivelata l’identità –
si è accorto che qualcosa non andava: il computer di bordo indicava che l’aereo, un Boeing 757, era già in volo mentre era ancora parcheggiato in attesa di imbarcare i passeggeri. Ma il pilota non si è perso d’animo. Si è rimboccato le maniche e si è messo al lavoro: il malfunzionamento del computer dipendeva da un sensore situato nella ruota anteriore del velivolo e, dopo un ‘reset’ del piccolo processore, si è presentato nella sala d’aspetto dell’aeroporto per dare la buona notizia. Con le mani ancora sporche di grasso, il pilota è salito su una poltrona, ha rassicurato tutti del perfetto funzionamento dell’aereo ed ha messo ai voti il decollo. Il velivolo è partito con sette ore di ritardo (alle 00:20 circa di sabato invece delle 17:20 di venerdì), ma la decisione non è stata unanime. Nonostante la buona volontà del pilota, infatti, 13 passeggeri si sono rifiutati di imbarcarsi e sono tornati a casa – di tasca loro – con un’altra compagnia. Tra questi, c’era la famiglia McMillan: ”Non ho mai dovuto prendere una decisione simile in tutta la mia vita – ha dichiarato al quotidiano britannico The Times il 36/enne Jonathon McMillan -. Credevamo si trattasse di scegliere tra la vita e la morte”. McMillan, che con la moglie Fiona e il figlio Ross, ha acquistato altri tre biglietti per 350 sterline (circa 500 euro) ed è partito il giorno dopo. Interpellato dalla BBC, un portavoce di MyTravel ha definito ”comprensibile” la decisione delle 13 persone di rimanere a terra. ”E’ normale che in questi casi il pilota sia coinvolto personalmente se c’è un problema tecnico – ha aggiunto il portavoce -. Al pilota non è mai permesso di decollare con un guasto tecnico di qualsiasi tipo che presenti un potenziale pericolo”.
Per i passeggeri che hanno invece votato a favore, l’incubo è finito alle 02:13 di sabato mattina, ora in cui il Boeing 757 della MyTravel è atterrato all’aeroporto di Leeds.

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