domenica, 26 Maggio 2024

Hotel a prova d’incendio entro il 2004

Presentato a Rimini il Decreto per l’adeguamento delle norme di sicurezza

Una nuova legislazione per la prevenzione degli incendi nelle strutture turistico-alberghiere. Dopo dieci anni di periodiche deroghe al Decreto Ministeriale del ’94 sulla sicurezza anticendio è giunto il momento per gli operatori di mettersi in regola. E’ stato presentato ufficialmente a Rimini Fiera nell’ ambito del Sia, il Salone Internazionale dell’ Attrezzatura Alberghiera, il Decreto Ministeriale del 6 ottobre scorso che rappresenta il nuovo standard di sicurezza al quale gli hotel italiani dovranno adeguarsi entro il 31 dicembre 2004, ottenendo il Certificato di Prevenzione Anticendi dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. La normativa e le sue nuove implicazioni sono stati al centro
di un convegno promosso dal Consiglio Nazionale dei Periti
Industriali e dei Periti Industriali Laureati e dalla Fondazione Opificium con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini. Si è trattato del primo contatto esterno della normativa da poco varata che, grazie al mandato che impone di contemperare gli aspetti della sicurezza con gli aspetti funzionali e costruttivi delle attività esistenti, alleggerisce di fatto il carico di adeguamenti introdotto dalla vecchia normativa presentando margini di elasticità per risolvere con successo anche le situazioni più particolari. Le principali novita’ del Decreto Ministeriale di ottobre sono state illustrate dall’ ing. Gioacchino Giomi, dirigente dell’ Area Prevenzione Incendi del Dipartimento Nazionale Vigili del Fuoco del Ministero dell’ Interno. Si prevede di ridurre la classe di resistenza al fuoco degli edifici mediante l’ adozione combinata dell’ impianto di rivelazione automatica di incendio e del servizio interno di sicurezza permanente costituito da un congruo numero di addetti che abbiano conseguito l’ attestato di idoneità presso i Vigili del Fuoco. Prevista, in presenza di
questa specifica combinazione, anche la possibilità di
mantenere in opera i materiali non classificati ai fini della
reazione al fuoco in determinati ambienti. La normativa dà
inoltre la possibilità di mantenere i pavimenti lignei non
classificati a condizione che venga installato un impianto di
spegnimento automatico o un sistema di smaltimento dei prodotti della combustione abbinato ad un impianto di rivelazione di incendio. Consente inoltre la comunicazione diretta fra camere e vano scala, con l’ installazione di porte specifiche e limitazione del carico di incendio nelle camere. Viene aumentata la capacità di deflusso a condizione che venga installato un impianto di rivelazione automatica di incendio, che siano presenti scale protette che immettano direttamente verso l’esterno dell’ edificio. A determinate condizioni consente di incrementare i percorsi di esodo e che le scale finalizzate all’esodo immettano direttamente nell’ atrio dell’ albergo. ”La normativa è nata dal confronto con le associazioni dei tecnici e degli operatori di settore”, ha spiegato il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’ Interno Maurizio Balocchi. ”E’ giunto quindi il tempo per mettere a punto gli alberghi anche sotto questo profilo perché la sicurezza rappresenta un requisito indispensabile per continuare a lavorare e a relazionarsi con i mercati interni ed esteri. Si tratta di norme che tengono conto della presenza di situazioni anche molto differenti tra loro e in caso di particolarità consentono di adottare soluzioni studiate appositamente. Ma a parte i casi più particolari il resto deve essere messo in atto valutando fin da subito la possibilità di non avere proroghe”. Le associazioni dei tecnici stimano che per una pensione con 20 camere il costo minimo degli interventi di adeguamento alle nuove normative non sarà inferiore ai 25 mila euro. ”Si tratta di una normativa che consentirà di adottare soluzioni efficaci
ed efficienti per ogni struttura – commenta il Coordinatore
della Commissione Nazionale Prevenzione Incendi, Elio Verdinelli – Ad una prima analisi sommaria possiamo ritenere che gran parte degli hotel presenti sul territorio romagnolo potranno adeguarsi senza particolari problemi o modifiche ed entro i tempi previsti. Inoltre l’ ottenimento della certificazione costituirà titolo valido anche quando verranno definite le nuove norme di sicurezza europee”. Punto di riferimento degli hotel sul territorio saranno i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco. In ambito emiliano romagnolo la Regione si attiverà per supportare gli operatori a raggiungere questo traguardo che fino a questo momento, in base alla vecchia normativa, ha rappresentato un vero e proprio trauma sia sotto il profilo progettuale che economico. ”La nuova normativa tiene conto della presenza di attività ricettive posizionate all’ interno delle città, elemento che caratterizza gran parte del nostro patrimonio alberghiero – commenta l’ assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna, Duccio Campagnoli – E’
frutto di una elaborazione maturata negli anni che significa
più impegno e responsabilità verso la sicurezza da parte degli operatori. Molto importante e’ la collaborazione aperta con i Periti e con i Vigili del Fuoco. L’ impegno anche da parte della Regione è ora quello di sviluppare una prassi che conduca ad una certificazione che sia qualità e anche di sicurezza”.

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