giovedì, 18 Luglio 2024

I treni nei pacchetti dei tour operators

Allo studio soluzioni per il trasporto alternativo

Il 39% dei passeggeri di Trenitalia – in totale sono stati 71 milioni, con una media di 200.000 al
giorno – ha viaggiato nel 2001 per tempo libero (20% per visite a parenti, 11% per turismo e vacanza, 8% per svago). Il dato è stato riferito da Matteo Monteverdi, responsabile marketing della divisione passeggeri, in un dibattito a Rimini nell’ambito di ‘Turismo B2B Conference’, del quale l’ ufficio stampa ha diffuso una sintesi. “Rispetto all’utilizzo del treno – ha detto – si sta registrando un forte incremento del traffico verso le città d’arte, un forte aumento del traffico incoming, vacanze sempre più brevi con la richiesta di un rapporto prezzo-servizio sempre più competitivo e la crescita dell’ offerta stagionale. Le strategie di Trenitalia riguardano l’ implementazione delle iniziative promozionali rivolte direttamente ai consumatori, lo sviluppo di partnership con catene alberghiere, musei, Apt locali e altri vettori di trasporto intermodali (auto in affitto). Soprattutto – ha aggiunto Monteverdi – è nostra intenzione instaurare uno stretto rapporto con i Tour operator in modo da costruire pacchetti turistici comprendenti anche il biglietto del treno. Oggi non esistono tariffe per questo specifico settore e i treni sono l’unico mezzo di trasporto assente dai cataloghi degli operatori turistici. Una lacuna che colmeremo già dal prossimo anno”. Trenitalia, che nel 2003 prevede un fatturato di 1.500 milioni di euro, in vista dell’attivazione dell’alta velocità prevede per la metà del prossimo anno la messa a punto del prototipo della nuova carrozza per gli Intercity, mentre per i treni del segmento notte si profila un futuro da treno-hotel. Il settore aeroportuale legato agli scali regionali ha invece lamentato il ritardo con il quale i tour operator italiani si stanno adeguando alle tendenze internazionali dei voli low coast. “Solo ora i grandi tour operator stanno attivando compagnie aeree a basso costo – ha rilevato il vicepresidente di Assaeroporti, Marco Franchini – In Italia non vedo la stessa determinazione di altri Stati verso il traffico ‘point to point’ che sta portando turisti dal Nord Europa in Spagna piuttosto che in Italia. E’ un fattore decisivo per le destinazioni turistiche e gli scali regionali. Sotto un profilo più generale oggi molti degli aeroporti regionali operano purtroppo con concessioni precarie pur investendo in maniera consistente sulla sicurezza e
sui servizi. Infine si sente la mancanza di sinergie promozionali con gli enti locali”. In piena espansione, infine, il settore portuale. I siti portuali nazionali sono 260 e ogni anno transitano dai 25 porti più frequentati 44 milioni di persone (30 se si eccettuano i flussi dello Stretto di Messina). L’ incremento dal ’95 al 2001 è stato di oltre il 50%. “Il settore turistico con la crescita più consistente e promettente è quello delle crociere – ha detto il segretario generale di Assoporti, Luigi Robba – Ai
porti specializzati di Napoli, Civitavecchia, Genova, Venezia si sono aggiunti oggi anche Livorno, Messina, Palermo, Bari, Savona, Catania e altri se ne aggiungeranno. Il crocierista è molto attento al territorio. Dati francesi riportano che in media un passeggero di crociera spende 250-300 dollari al giorno nei luoghi di attracco. In crescita anche la nautica da diporto e i collegamenti marittimi, i cosiddetti ‘metrò del mare'”.

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