Iata, aeroporti e controllori riducano subito le tariffe

Bisignani, i gestori non devono abusare della loro posizione di monopolio

Ridurre o almeno congelare le tariffe richieste dai gestori aeroportuali e di controllo del traffico aereo. E’ quanto chiede la Iata, l’organismo di rappresentanza a livello internazionale delle compagnie aeree, che ha scritto a circa 200 tra gestori di scali e organizzazioni di controllo e assistenza al volo per sollecitare l’avvio di contingency plans per aiutare l’industria aeronautica mondiale a fronteggiare il difficile periodo di guerra, con la riduzione delle tariffe. ”Con le operazioni militari in Iraq, le compagnie aeree hanno bisogno di un confronto immediato con governi, autorità
regolatorie e gestori dei servizi per evitare che l’aviazione civile venga travolta da questo conflitto” afferma il direttore generale e ad ell’organizzazione, Giovanni Bisignani . Ma, ricorda Bisignani, ”alcuni aeroporti e gestori di servizi di navigazione hanno già annunciato piani per incrementare le loro tariffe. Ma sarebbe un comportamento irresponsabile per un
qualsiasi gestore di servizi pensare ad un aumento delle tariffe per fronteggiare la caduta di traffico. Questi dovrebbero invece pensare a ridurre i costi in previsione di minori livelli di guadagni, invece che rialzarli per puntare agli obiettivi di bilancio precedentemente fissati”. La Iata ricorda infatti che le compagnie aeree stanno ancora combattendo per recuperare il calo del mercato degli ultimi due anni e che per questo hanno bisogno di sostegno da parte degli altri partners che operano sul mercato del trasporto aereo. Nel 2001-02, invece, i margini operativi della gran parte dei gestori del traffico aereo hanno raggiunto il 23,4% e quelli degli aeroporti anche il 27,6%. ”Aeroporti e gestori del traffico non devono abusare della loro posizione di monopolio. Le pressione competitiva sta forzando le compagnie a ridurre i colo costi: le autorità di regolamentazione devono quindi costringere anche gli aeroporti e gestori a fare lo stesso”.

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