Le compagnie aeree, in una situazione come l’attuale di alti costi del carburante e di perdite di gestione ancora rilevanti previste nel 2005, hanno l’obbligo di proseguire con decisione la strada dei cambiamenti, già intrapresa con successo, per aumentare la produttività e minimizzare i costi. Lo ha annunciato a Tokyo il direttore generale e amministratore delegato della Iata Giovanni Bisignani, nella giornata finale della 61/a assemblea generale tenutasi nella capitale giapponese alla presenza di oltre 600 rappresentanti delle compagnie aeree, membri dell’Associazione. Bisignani ha rinnovato il messaggio lanciato nella giornata inaugurale ai governi perchè comincino a fare la loro parte. ” Le compagnie aeree iscritte alla Iata sono profondamente cambiate nei 60 anni di esistenza dell’Associazione, ma il quadro normativo voluto dai governi e’ vecchio di 60 anni, quello della Convenzione di Chicago del 1945. La Commissione Ue deve finalmente cominciare ad agire sulla via della deregolamentazione e liberalizzazione del settore. Non siamo disposti ad attendere oltre e diciamo no alla proposta, demagogica, di Francia e Germania di una nuova tassa sui biglietti aerei per finanziare gli aiuti ai paesi in via di sviluppo. Tutti i governi dovrebbero prendere esempio dalla Cina che sta procedendo ad un ritmo incredibile alla liberalizzazione dei trasporti aerei. All’assemblea ha partecipato anche Giancarlo Cimoli, presidente dell’Alitalia, il quale ha affermato di non voler fare dichiarazioni prima della risposta definitiva Ue sul piano.
L’assemblea generale Iata di Tokyo si e’ conclusa con la nomina di Robert Milton, presidente di Air Canada , a presidente del Consiglio dei governatori per il biennio 2005-2006. Succede al francese Jean-Cyril Spinetta, presidente di Air France.
La prossima assemblea, ha annunciato il portavoce per l’Italia della Iata, Enrico Lepri, si svolgera’ l’anno prossimo a Parigi.
