La Iata ha chiesto alla Commissione Europea una direttiva sulle tasse aeroportuali che preveda anche autorita’ nazionali “solide e indipendenti” per aumentare l’efficienza e la competitivita’ degli scali continentali, attualmente tra i piu’ cari del mondo. “Noi – ha affermato il direttore generale e ad della Iata, Giovanni Bisignani – vogliamo aeroporti redditizi, che offrano infrastrutture
sicure con investimenti che soddisfano la crescita. Gli aeroporti devono raggiungere tutti questi obiettivi con una maggiore efficienza sui costi, proprio come hanno gia’ fatto le compagnie aeree”. La Iata, inoltre, ha sottolineato che secondo un’indagine della societa’ britannica Trl tra i 25 aeroporti piu’ cari del mondo, ben 15 si trovano in Europa, anche se numerosi scali sono riusciti a ridurre i propri costi per passeggero, tra cui quelli di Manchester, Roma e Birmingham. Secondo la Iata, i costi aeroportuali continuano a crescere perche’ nel settore non c’e’ un incentivo alla concorrenza, visto che in molti casi si e’ passati da “monopoli pubblici a monopoli privati, che e’ ancora peggio”, come affermato da Bisignani.
