sabato, 17 Agosto 2024

Iata, persi per caro-greggio 4 Mld di dollari

Il traffico continua ad aumentare (17,7%), ma i conti restano in rosso

Il traffico aereo aumenta ma i conti delle compagnie continuano a peggiorare a causa del continuo aumento dei costi dei carburanti. Se il greggio continuerà a
mantenersi così alto, a fine anno le compagnie dovranno fare i conti con perdite dell’ordine di 4 miliardi di dollari. Lo annuncia la Iata, l’associazione internazionale delle compagnie aeree, rilevando anche che il traffico internazionale di passeggeri nel periodo gennaio-settembre 2004 è cresciuto del 17,7% rispetto allo stesso periodo del 2003 (+14,1% il traffico
merci). Dalla rilevazione periodica della Iata, l’associazione internazionale del trasporto aereo emerge inoltre che a settembre rispetto allo stesso mese del 2003, la crescita è stata del 10,9% per i passeggeri e del 13,6% per le merci.
”La gente ha ripreso a viaggiare e in tutte le aree geografiche l’aumento del traffico è a doppia cifra. I segnali di ripresa sono ormai evidenti rispetto all’andamento particolarmente negativo del 2003”, ha detto Giovanni
Bisignani, direttore generale della Iata. ‘Gli sforzi delle compagnie aeree per rispondere alla domanda e ridurre i costi stanno dando i loro frutti. Siamo a buon punto per ottenere, a fine anno, una crescita dei passeggeri del 14% e una riduzione dei costi non legati al carburante del 3%” ha aggiunto Bisignani secondo il quale il taglio dei costi operato dalle compagnie aeree sul fronte del personale e della distribuzione ha avuto un buon esito, consentendo ad alcune compagnie di ottenere incrementi di produttività del 13% e di ridurre i costi di distribuzione del 14%. Ma nonostante i miglioramenti di traffico e di gestione, i conti delle compagnie sono in peggioramento a causa dell’aumento del prezzo del carburante. ”Se gli attuali livelli di prezzo dovessero rimanere, le perdite nel 2004 potrebbero superare i 3-4 miliardi di dollari” ha affermato Bisignani. ”La parola d’ordine deve essere: maggiore efficienza e ciò
comporta anche l’accorciamento delle rotte aeree, velivoli più efficienti nei consumi e l’ottimizzazione dei processi industriali, obiettivi su cui Iata punta con decisione e che consentiranno di risparmiare miliardi di dollari e di generare valore aggiunto per i passeggeri. Con il dollaro sui 50 dollari a barile, è importante – continua Bisignani – che ci sia collaborazione da parte dei governi, dei fornitori di servizi e degli aeroporti per ottimizzare le operazioni di volo e ridurre i costi del carburante”.

News Correlate