venerdì, 26 Luglio 2024

Il 2% degli italiani sceglie di viaggiare in camper

Giro di affari di 540 mln, ma l’Assocamp avverte: “Mancano le strutture”

A scegliere il turismo itinerante è oggi il 2% degli italiani. Un giro d’affari che si aggira intorno ai 540 milioni di euro l’anno e che ha visto negli ultimi dieci anni un aumento del 64% di camper circolanti nel nostro paese. E’ quanto emerge dall’indagine di Assocamp-Confcommercio, associazione nazionale degli operatori veicoli ricreazionali e articoli per il campeggio, realizzata dalla società di ricerche Mercury di Firenze. “Se il 2% può apparire una cifra esigua – commenta il presidente di Assocamp-Confcommercio, Vittorio Dall’Aglio – in realtà rappresenta un fenomeno turistico relativamente giovane e in continua espansione: negli ultimi 25 anni si è registrato un incremento del 500%”. Dal rapporto emerge anche un preciso identikit dell’italiano medio che utilizza l’autocaravan per le sue vacanze: impiegato tra i 40 e i 49 anni, utilizza il mezzo tra le 12 e le 13 volte l’anno, pernottando mediamente 48 volte nell’arco dei dodici mesi. Meno frequenti tra gli utilizzatori di autocaravan i giovani tra i 18 e i 29 anni, i quali tendono a preferire l’autocaravan a noleggio, mentre circa il 95% è proprietaria del mezzo. Si sceglie il turismo itinerante perché permette libertà di spostamento (51%), risparmio economico (23%), anche se la spesa media giornaliera è di circa 70 euro, mentre il 20% sceglie il camper perché consente un maggiore contatto con la natura. Il turismo in camper, tuttavia, osserva Dall’Aglio, “E’ un turismo che non appare, anche perché non ha bisogno di prenotazioni, non ha una destinazione predefinita e non viene registrato”. Nonostante i dati incoraggianti, il presidente di Assocamp, lancia un segnale di allarme: “Il turismo italiano non ha ancora strutture adeguate, tra cui le aree di sosta, per fare questo tipo di vacanze. Mancano infrastrutture, la cultura dell’ospitalità e dell’accoglienza”

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