venerdì, 29 Marzo 2024

Il maltempo non risparmia la Tunisia

Paese bloccato da piogge che non si vedevano da trent’anni

Dall’alto, Tunisi offre uno spettacolo desolante: ovunque acqua e fango, strade interrotte, interi quartieri trasformati in un’improbabile Venezia con le case bianche che si stagliano sul giallo di un limo denso e maleodorante. I temporali che negli ultimi 3-4 giorni, incessanti e fortissimi, hanno sferzato la Tunisia, ne hanno messo in ginocchio la capitale, che sorge più a nord della cittadina di Portopalo, a Capo Passero, la punta meridionale della Sicilia, dove pure il maltempo ha creato gravi danni. Le scuole di Tunisi ieri sono rimaste chiuse, come le fabbriche, gli esercizi commerciali, la stazione. Solo in tarda mattinata i primi aerei hanno potuto decollare dallo scalo internazionale della città: una sola pista agibile e intorno acqua. I passeggeri per accedere all’aeroporto dovevano essere trasportati, insieme ai bagagli, sul cassone di furgoni che facevano la spola tra l’autostrada e l’ingresso, navigando più che percorrendo, l’enorme piazzale antistante diventato un lago. Paralizzate le linee ferroviarie per le numerose frane sui binari. Tutte le autostrade che portano a Tunisi e quelle di collegamento con la sua vastissima periferia sono state interrotte dagli allagamenti. Tutti hanno rinunciato ad andare al lavoro o sono stati costretti a tornare indietro. Tanti sono rimasti intrappolati per ore in ingorghi impressionanti senza poter nemmeno scendere dalle auto circondate dall’acqua. Sono interrotti anche i collegamenti con Biserta, principale città portuale e industriale del Nord. L’elettricità nelle zone più colpite va e viene aggiungendo disagi al danno. Anche le linee telefoniche spesso non funzionano o funzionano a tratti. La Protezione civile e le forze dell’ordine dalla scorsa notte sono in stato di massima allerta, mobilitati anche alcuni reparti dell’esercito, pronti a intervenire con uomini e mezzi. Non pioveva così da almeno trent’anni, dicono al ministero dell’Ambiente, e il fatto che questi nubifragi seguano un’estate eccezionalmente calda e secca, li rendono ancora più devastanti. I danni sono incalcolabili anche se al momento non si hanno notizie certe di vittime. Colpita soprattutto l’agricoltura: si teme per il raccolto delle olive che doveva iniziare in questi giorni. Colpito anche il turismo. Secondo i servizi di meteorologia, in alcuni luoghi sono caduti oltre 200 millimetri d’acqua, vale a dire più della metà della quantità media annua. Il presidente della Repubblica, Zine El Abidine Ben Ali, ha personalmente annunciato ieri mattina, parlando alla televisione, interventi urgenti e straordinari per far fronte all’emergenza.

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