lunedì, 6 Maggio 2024

Il turismo in Sicilia nel terzo millennio

Dal convegno Lions le direttive per rilanciare il settore. Da Agenda 2000 solo il 5% per il turismo

Strade, alberghi, acquedotti, ma anche campi da golf, porti turistici e una cultura dell’accoglienza adeguata. Strutture e professionalità, per sintetizzare, sono gli ingredienti fondamentali per rilanciare il turismo siciliano. Questo quanto emerso dal convegno organizzato dal Lions Club, all’hotel Diodoro di Taormina, dal tema “Opportunità e realtà del turismo in Sicilia nel terzo millennio”. In pratica la Sicilia ha enormi potenzialità, ma deve affrettarsi a colmare i ritardi se vuole presentarsi con le carte in regola alle imminenti sfide del mercato. Tante le correzioni da apportare, ma pochi i soldi a disposizione. Il fiume di miliardi di Agenda 2000 riserva al turismo solo il 5%, pari a circa 500 miliardi. Sul tavolo, però, ci sono 1200 richieste di finanziamento, per almeno 5 mila miliardi. L’assessore regionale al turismo, Francesco Cascio, intravvede un piccolo spiraglio “possiamo avere altri 500 miliardi se altre regioni verranno punite perchè non spendono”, ma il problema resta. Entro il 2010, quando il Mediterraneo diverrà area di libero scambio, la Sicilia deve colmare le lacune. Molti progetti sono già avviati, le principali autostrade dovrebbero essere presto completate, lo scalo di Fontanarossa sarà potenziato mentre verrà attivato l’aeroporto di Comiso. Tanti passi sono stati fatti e tanti altri ne restano. A cominciare da una maggiore collaborazione fra i soggetti protagonisti del settore. Come ha ricordato il deputato al parlamento nazionale, l’on. Nino Strano, ex assessore regionale al turismo, “Ci vuole una cabina di regia che coinvolga i responsabili di Turismo, Beni Culturali, Ambiente, Lavori Pubblici e Agricoltura”. La Sicilia è al centro del Mediterraneo, bacino dove si trovano l’80% delle bellezze culturali e archeologiche del mondo, e proprio per questo l’isola tanto amata da Goethe deve essere capace di ritagliarsi un ruolo di leadership. “Non dobbiamo fare la concorrenza sui prezzi a Marocco e Tunisia – ha fatto notare Agostino Porretto, direttore generale dell’assessorato turismo – La Sicilia ha ben altri livelli e opportunità culturali”. Una ulteriore spinta potrebbe venire a breve dall’approvazione della legge quadro sul turismo. “E’ pronta – ha chiarito l’assessore Cascio – La presenterò in Giunta nelle prossime settimane”.

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