mercoledì, 8 Maggio 2024

Il Veneto punta sul mercato indiano e giapponese

Inaugurata la quarta edizione di Veneto for you

India, nuovo mercato da conquistare, Giappone, serbatoio di ospiti da riavvicinare per mantenere in primato di prima regione turistica d’ Italia. Sono
le sfide alle quali e’ chiamato il Veneto nelle prossime stagioni, secondo quanto annunciato ieri dal vice presidente della Regione e assessore al turismo Luca Zaia, inaugurando alla Stazione Marittima di Venezia la quarta edizione di ”Veneto for you”, workshop internazionale del turismo nel Veneto.
Zaia, affiancato dal presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia e dal direttore dell’ Enit Piergiorgio Togni, non ha voluto nascondere i problemi di un settore che registra una fase dominata dal forte calo degli arrivi del turismo germanico, risentito soprattutto dalle spiagge, a cui fa da contraltare l’ aumento dei pernottamenti da parte degli italiani. Nei primi quattro mesi di quest’anno – ha spiegato Zaia – si sono registrati un +0,7% negli arrivi e un +0,2% nelle presenze. Le previsioni elaborate dal Ciset indicano per il Veneto un aumento del movimento turistico complessivo dell’ 1,5% nel 2005 e del 2,3% nel 2006. I dati sino ad aprile parlano di una crescita della componente turistica italiana (+3,6% di pernottamenti), ma al contempo di un decremento delle presenze straniere(-3%). Crescono britannici, scandinavi, australiani, russi e canadesi, ”ma le indicazioni – ha rilevato Zaia – dicono anche di una
flessione del 16-18% dei turisti di lingua tedesca”.
D’ obbligo, quindi, allargare ulteriormente il serbatoio di possibili utenti dell’offerta veneta, guardando a ”nuovi” turisti come gli indiani, sempre piu’ proiettati ai viaggi all’ estero: 6 milioni nel 2004, a fronte di 4,5 milioni dell’ anno precedente. I turisti indiani che hanno scelto l’Italia sono stati 150 mila nel 2003 e le mete sono state soprattutto quelle artistiche: nel Veneto
Venezia sopravanza Verona, ma sono in crescita Vicenza e Padova e aumenta l’ interesse per i centri minori. ”Si tratta di un turismo che sceglie i periodi di basa stagione – ha sottolineato Zaia – in grado quindi di allungare la stagionalita’ dell’offerta veneta, garantendo flussi tra aprile e giugno e tra
ottobre e novembre”.

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