Dopo che il terribile uragano Hugo si abbatte su St.Croix nel 1989 eliminando almeno il 90% dei suoi edifici, l’isola dei Caraibi non riuscì più nemmeno ad avvicinarsi allo sviluppo turistico delle due sorelle, St.Thomas – uno dei porti dei Caraibi maggiormente frequentati e mecca dello shopping – e St.John. Così mentre St.Thomas e St.John ricevono due milioni di croceristi all’anno e almeno mezzo milione arriva in aereo, St.Croix può contare solo su circa 150.000 visitatori l’anno. Lo stesso dicasi per l’offerta ricettiva: St.Thomas offre 4.000 camere d’albergo, St.Croix appena 500. Oggi, però, qualcosa sembra destinato a cambiare.
Investimenti importanti per ulteriori sviluppi di resort, casinò, campi da golf e marine per yacht stanno arrivando sull’isola di St.Croix, mentre sono già stati realizzati il mini golf, la Spa e l’ampliamento del Divi Carina Bay Resort, l’unico albergo attualmente a disporre di un casinò alle Vergini Americane. Il Carambola Beach Resort fa ora parte di Marriott Renaissance e beneficia di 20 milioni di dollari d’investimento per il completo rinnovo già iniziato nell’estate 2007 ed in fase di completamento. La Gallows Point Marina è in forte espansione per accogliere mega yacht e sviluppare un centro commerciale con boutique lungo il mare. La Great Pond Bay – sul versante orientale dell’isola – attende l’inizio di un progetto del valore di 275 milioni di dollari per un resort di 400 camere con un centro congressi ed un casinò. Un investitore della Florida sta pianificando la costruzione di tre resort alla Annali Bay. Infine, la St.Croix Foundation sta operando restauri importanti, quali quello del Alexander Theatre di 300 posti a Christiansted ed ha appena terminato il rinnovo dell’area denominata Sunday Market Square.