sabato, 18 Maggio 2024

In calo i consumi degli stranieri in Italia

Aumentata la spesa degli italiani all’estero

Nei primi nove mesi dell’ anno i consumi dei turisti stranieri in Italia sono calati del 5%
rispetto allo stesso periodo del 2001, mentre gli italiani hanno ricominciato a spendere per vacanze e viaggi all’ estero, con un incremento del 7,8%. La fotografia della nostra bilancia turistica nel periodo gennaio-settembre 2002 è stata illustrata a Rimini nell’ ambito di “Turismo B2B Conference”, dal capo del servizio elaborazioni statistiche dell’ ufficio italiano dei cambi, Antonello Biagioli. I flussi di turismo straniero in Italia hanno contribuito alle entrate per 23 miliardi 37 milioni di euro mentre i flussi in uscita hanno originato spese per 14 miliardi 244 milioni di
euro. Gli stranieri che vengono in Italia stanno limitando le loro spese da un paio di anni. I 23 miliardi 37 milioni di euro del gennaio-settembre 2002 rappresentano una riduzione del 5% sulle entrate valutarie turistiche rispetto allo stesso periodo del 2001, anno in cui questo dato era già calato del 3,2% rispetto al 2000. La riduzione delle entrate comunque è stata complessivamente meno sensibile rispetto al saldo gennaio-agosto (-7%) grazie ad un settembre particolarmente positivo. L’ analisi per Paese di origine rileva, nel raffronto 2002/2001, un segno positivo per le entrate provenienti dall’area dell’Euro (+4%) e dalla Svizzera (+17%). Segno negativo invece per Stati Uniti (-33%), Giappone (-27%) e Regno Unito (-8%). La spesa complessiva straniera si è concentrata maggiormente nel Nord Est (35%), seguito da Centro (29 %), Nord Ovest (24%) e infine al Sud e Isole (12%). Analizzando le entrate per le prime dieci province, si segnalano i forti incrementi di spesa dei turisti a Trieste (+50%), seguita da Udine (+20%)e Rimini (+15%). Stazionaria la spesa turistica a Venezia, in calo invece a Bolzano (-34%), Roma (-30%), Firenze e Verona (-11%), Napoli (-5%) e Milano (-3%). La spesa pro-capite giornaliera (alloggio, trasporti, pasti e shopping) dei turisti che hanno trascorso almeno una notte in Italia nei primi nove mesi è stata di 73 euro. Una curiosità: i turisti tedeschi, che con 5 miliardi 104 milioni di euro continuano a rappresentare la prima nazione per entrate valutarie turistiche dell’ Italia, sono fanalino di coda tra le
prime dieci quanto a spesa pro-capite giornaliera con 58 euro. La spesa pro-capite giornaliera più consistente è dei giapponesi (179 euro) seguiti dai turisti di Stati Uniti (144 euro), Regno Unito (116 euro), Austria(76 euro), Svizzera (70 euro), Francia (69 euro), Olanda (65 euro), Belgio (64 euro), Spagna (63 euro). Gli italiani, dal canto loro, nel 2002 hanno ripreso a viaggiare e a spendere all’ estero. Le spese valutarie turistiche dell’ Italia per il periodo gennaio-settembre 2002 sono state di 14 miliardi 244 milioni di euro, il 7,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2001. Un dato che
controbilancia e supera il -6,7% fatto registrare dalle spese italiane all’ estero l’ anno scorso rispetto al 2000. Crescono le spese all’ interno dell’ area dell’Euro (+25%), del Brasile (+2%) e della Croazia (+1%). Stabili le spese valutarie nel Regno Unito e in calo quelle in Svizzera (-6%) e negli Stati Uniti (-1%). Complessivamente gli italiani hanno speso all’estero più per motivi personali (59%) che per motivi di lavoro (41%). La spesa pro-capite giornaliera media (alloggio,trasporti, pasti e shopping) dei connazionali che hanno trascorso almeno una notte all’ estero è stata di 67 euro.
Quella più consistente è stata registrata negli Stati Uniti (111 euro); seguono Brasile (74 euro), Francia (68 euro), Regno Unito (65 euro) Austria e Spagna (63 euro), Germania (57 euro),
Grecia (55 euro), Svizzera (48 euro) e Croazia (44 euro).

News Correlate