Un milione di pernottamenti in meno rispetto ai 117 milioni dei primi nove mesi dell’anno scorso. E’ un risultato decisamente negativo quello conseguito nel periodo gennaio-settembre 2005 dal turismo italiano secondo un’analisi di UnionTurismo (Associazione nazionale delle aziende e degli enti pubblici e privati di promozione e accoglienza turistica) sui dati raccolti dall’Osservatorio turistico alberghiero di Federalberghi su un campione di 1110 strutture.
Flessione anche per le localita’ montane, che perdono l’1,7% di Pernottamenti, con un -2,5% di italiani ed un -6% di stranieri.
Il dato nazionale apre scenari di crisi per il futuro del settore: -5%, nove milioni di presenze in meno “con difficili prospettive di recupero, specie guardando al mercato interno, anche se vi e’ un ottimo consumo delle seconde case che pero’ sfugge al rilevamento statistico mentre sarebbe bene Inquadrar lo e tassarlo cosi’ come avviene per le residenze alberghiere regolari”. Cosi’ si e’ espresso il presidente di UnionTurismo, Gian Franco Fisanotti, che ha manifestato preoccupazione e ha deciso di convocare un Consiglio nazionale per il 16 dicembre a Piazza Armerina (En), due giorni dopo il suo incontro col sottosegretario al Turismo Luigi Caligiuri.
