domenica, 5 Maggio 2024

Incidenti sci in calo

Assolta la neve artificiale

Nella stagione invernale 2001-2002 si è verificato un incidente ogni 11.297 discese con gli sci
sulle piste trentine: un incidente ogni 1.077 giornate/sci. Se si pensa che ogni sciatore compie in media 13 discese al giorno per una media di 14 giorni all’anno, la probabilità di farsi male è ridotta a un infortunio ogni 76 stagioni invernali. I dati sono emersi oggi in un incontro con i responsabili
della manutenzione delle piste, organizzato dal Servizio turismo della Provincia di Trento. Il trend di diminuzione degli incidenti sugli sci è stato costante negli ultimi anni. Il responsabile del Servizio, Paolo Nascivera, ha anche smentito l’idea, diffusa tra gli sciatori, che l’innevamento artificiale provochi maggiori incidenti. Se si prendono i dati degli infortuni nelle stagioni in cui le
nevicate sono state abbondanti e gli anni (come gli ultimi del 2001-2002) in cui è stato necessario ricorrere all’innevamento con i cannoni, la percentuale non cambia. Non solo. Oltre il 90%
di infortuni non sono gravi. I turisti infatti, hanno capito che il pericolo non proviene dalle neve “sparata” dai cannoni. Nella stagione invernale passata – per fare un esempio – si è dovuto ricorrere massicciamente all’innevamento artificiale, ma la stagione si è chiusa con il record storico: un milione 700 di turisti per 9 milioni 623 mila pernottamenti. Altri dati confermano la non pericolosità delle piste. Nelle 15 aree trentine più frequentate dagli sciatori si sono verificati
4.070 infortuni su 57 milioni di discese. Il merito di aver limitato il numero degli infortuni secondo gli esperti va suddiviso equamente in tre parti: le attrezzature che sono migliorate molto negli ultimi anni, una legislazione provinciale tra le più severe in Europa e una maggiore preparazione fisica
degli sciatori.

News Correlate