sabato, 27 Aprile 2024

Intesa Consumatori, eventuale recesso se il T.O. cambia vettore

Riggio, gli utenti devono sapere prima che compagnia effettuerà i colelgamenti

Se al posto del vettore aereo
indicato al momento dell’ acquisto del viaggio, il tour operator
cambia compagnia o aeromobile, l’acquirente deve avere il
diritto di recesso senza pagare penali. E’ la richiesta avanzata
dalle associazioni dei consumatori ieri durante un incontro
convocato dall’Enac sulla sicurezza del trasporto aereo.
Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha dichiarato che ”e’
gia’ proibito operare cambiamenti in tal senso sui voli interni,
ora lo proibiamo anche per i voli esterni. Oltre all’albergo
dove alloggeranno gli utenti devono essere informati prima della
compagnia che effettuera’ i collegamenti”.
”Si tratta di un’informazione prevista – ha aggiunto Carlo
Pileri dell’Intesa dei consumatori – se avviene un cambio di
compagnia o di aereo il cliente deve poter recedere
dall’acquisto visto che il prodotto comprato non e’ piu’ lo
stesso”.
I vertici dell’Ente per l’aviazione civile hanno invitato i
rappresentanti dei tour operator presenti al vertice (per gli
utenti hanno partecipato l’Intesa dei consumatori, Altroconsumo
e Confconsumatori) a fornire all’Enac ”l’elenco dei vettori che
intendono contrattualizzare per il 2006 e degli eventuali
sostituti, in modo che possiamo fare i controlli per tempo” ha
detto Riggio. L’Enac, ha aggiunto, ha inoltre avviato indagini
su alcuni tour operator locali che vendono biglietti aerei senza
essere vettori di trasporto aereo. Stiamo verificando eventuali
irregolarita”’.
”Da sempre forniamo all’Enac l’elenco dei vettori con cui
stipuliamo contratti – ha risposto al riguardo il vicepresidente
dell’ Astoi, Roberto Corbella – siamo noi i primi a non volere
sostituzioni dei vettori con cui abbiamo firmato contratti, solo
in casi estremi possono essere accettati cambi”. L’invito dei
tour operator all’Enac e’ quello di ”fare sempre piu’
controlli, cosi’ sara’ piu’ difficile fare irregolarita’. Gli
utenti sono male informati sui voli charter, spesso operato con
gli stessi aeromobili e gli stessi equipaggi dei voli di linea.
E’ solo una distinzione di tipo commerciale. L’Atr 72 caduto in
mare davanti Palermo effettuava regolarmente il collegamento di
linea Palermo-Tunisi. Puo’ accadere – ha proseguito Corbella –
che in uno stesso aeromobile, parte dei posti siano acquistati
come volo di linea e parte come charter. Le compagnie italiane
effettuano regolarmente voli charter”. Il 17 febbraio e’ partita la nuova
Carta dei diritti del passeggero del settore aereo della quale
e’ garante l’ Enac. Eppure, ”nonostante la carta abbia ampliato
le tutele, in gran parte queste non sono sempre rispettate. I
passeggeri vogliono avere certezze sugli aeromobili e su chi li
gestisce” ha detto Pileri a nome dell’ Intesa, auspicando che
”il Governo non lesini interventi economici a favore della
sicurezza e del potenziamento dell’Enac, finanziamenti che
possono essere trovati nei tanti sovrapprezzi che vengono gia’
richiesti ai consumatori con le tasse aeroportuali”. Tra le
richieste per aumentare le condizioni di sicurezza, da avanzare
anche a livello Ue, l’ IntesaConsumatori prevede ”la
dichiarazione sullo stato di manutenzione dell’aeroplano
direttamente sul biglietto; la corresponsabilita’ del tour
operator e del gestore aeroportuale sulla veridicita’ delle
informazioni sul vettore; la creazione di commissioni (in cui
siano presenti come osservatori rappresentanti dei consumatori)
di monitoraggio e controllo sui servizi a terra; la
pubblicazione delle black list delle compagnie aeree; per quanto
riguarda i voli charter, la dichiarazione sul depliant
illustrativo e sul biglietto della compagnia aerea utilizzata e
del velivolo; commissioni conciliative, con la presenza di
rappresentanti dei consumatori, per la soluzione extragiudiziale
delle controversie”.

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