venerdì, 3 Maggio 2024

Iraq: Federturismo, ci vuole il sostegno del Governo

Abete ha già sollecitato il presidente Berlusconi, e i ministri Tremonti, Marzano e Maroni

In previsione delle conseguenze che deriveranno al settore dalla guerra in Iraq, la Federturismo chiede al governo di agire ”tempestivamente e preventivamente” mediante provvedimenti per ammortizzatori sociali e sostegno del reddito dei lavoratori. E’ quanto afferma Giancarlo Abete, presidente di Federturismo-Confindustria, il quale rende noto di aver già sensibilizzato su questi temi il presidente del Consiglio, i ministri del Tesoro, delle Attività produttive e del Welfare. ”La guerra scoppiata sui cieli dell’IRAQ, nonostante molteplici ed autorevoli sforzi per evitarla, è motivo di forte preoccupazione per il mondo intero per il fardello di morte, di distruzione e di dolore che tutte le guerre comportano. Per il turismo – aggiunge Abete – guerra vuol dire anche insicurezza, incertezza, cancellazione di prenotazioni, rinunce o differimento del viaggio, in attesa che la sicurezza reale e percepita ritornino. L’industria del turismo, che è industria di pace, è stata la prima a registrare una battuta d’arresto e non sappiamo quando e come avremo la ripresa che il settore aspettava da ben 18 mesi, dopo quel drammatico 11 settembre 2001”. Sulle imprese del settore si abbatte una nuova crisi che blocca ”i deboli segnali di ripresa che si erano registrati nella parte finale del 2002 e minaccia ripercussioni dirette e indirette sulla filiera dell’industria del turismo. ”La guerra e il clima di guerra portano come effetto immediato un arresto dei flussi dei turisti e congiuntamente dello sviluppo, crisi aziendali, rinvii degli investimenti, perdite di posti di lavoro; è un’esperienza che le imprese e i loro lavoratori hanno già vissuto dal settembre 2001”.

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