Mettere a sistema le isole minori italiane per costruire un programma di promozione turistica comune. Con questo obiettivo sabato e domenica il Comune di Porto Venere, in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori ha organizzato il seminario “Le isole del tesoro… Il tesoro delle isole”. Per il sindaco di Porto Venere, Salvatore Calcagnini, l’obiettivo principale è quello di giungere alla condivisione della proposta di un progetto di promozione delle isole minori italiane. In questo ambito si collocano l’organizzazione di una Borsa Internazionale del Turismo delle Isole Minori, nella seconda parte del 2007, e la partecipazione alla Bit. Calcagnini ha quindi lanciato l’idea di una card, una specie di ‘Carta delle Isole’ che consenta di visitare più isole italiane con agevolazioni e pacchetti escursionistici. L’introduzione di un ticket d’ingresso per i turisti mette tutti d’accordo. “Potrebbe consentirci – dice il sindaco di Favignana – di rimpinguare le nostre casse comunali ormai esangui, destinando questi fondi alla realizzazione di nuove infrastrutture e al rilancio delle nostre isole”. Ma è la questione trasporti una delle priorità per le Isole minori. “Chiediamo una mobilità vera – ha dichiarato Catalina Schezzini, presidente dell’associazione nazionale dei Comuni delle Isole minori (Ancim) – che ci permetta di essere cittadini come tutti gli altri”. Nel futuro, le cose potrebbero anche peggiorare. “Il primo gennaio 2008 – ha spiegato Schezzini – terminano gli aiuti Ue e terminano per queste piccole compagnie della Tirrenia che effettuano i trasporti dal continente verso le isole minori e noi vogliamo partecipare al processo politico ed economico che si avvierà in questa fase”. E per le isole siciliane, in particolare per le isole più lontane come Lampedusa e Pantelleria, il problema si fa ancora più grave. “Abbiamo ottenuto dei risultati con le tratte aeree sociali – ammette il sindaco di Pantelleria Salvatore Gabriele – ma per quanto riguarda il trasporto marittimo è ancora un disastro: le navi della Tirrenia sono vecchie e inadeguate. Non a caso abbiamo sollecitato di anticipare la scadenza della convenzione con il Ministero dei Trasporti, prevista per il 2008”.
