venerdì, 3 Maggio 2024

Istat, a Pasqua 2006 buoni risultati

Incremento del 24,9% degli arrivi e del 17,5% delle presenze rispetto all’anno scorso

Segnali incoraggianti per il turismo italiano arrivano dall’Istat: nel periodo di Pasqua 2006 (dal 14 al 23 aprile), gli alberghi hanno registrato un aumento del 24,9% degli arrivi e del 17,5% delle giornate di presenza rispetto alla Pasqua 2005. In particolare, l’Istat rileva che per la clientela italiana si sono registrati, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, incrementi del 27,5% negli arrivi e del 19,2% nelle presenze. Per la clientela straniera gli aumenti sono stati del 21,1% negli arrivi e del 15,6% nelle presenze. Tutte le aree geografiche sono state interessate da variazioni positive sia degli arrivi che delle presenze. Per quanto riguarda l’Italia meridionale e insulare si è registrato una variazione positiva degli arrivi complessivi del 25% per cento, mentre per le presenze, si è avuto un incremento complessivo pari al 23,8%, dovuto alla crescita del 20,9% per la componente italiana e del 29,4% per quella estera. Per quanto riguarda la durata media di permanenza, si attesta a 2,49 giornate, con una differenza di meno 0,16 giornate, in termini assoluti, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Complessivamente, il 58% delle presenze è stato registrato nelle località montane, marine, lacuali, termali e collinari (il 55,7% lo scorso anno), il restante 42% delle presenze ha interessato città d’arte e capoluoghi. In particolare, hanno optato per le località montane, marine, lacuali, termali, collinari il 60,5% degli italiani (il 58% lo scorso anno) e il 54,6% stranieri (il 53,2%o nel 2005). Nel periodo considerato, il 68,3% della clientela ha preferito gli alberghi di media o grande dimensione (oltre i 50 posti-letto), mentre il restante 31,7% ha scelto di soggiornare in alberghi di piccola dimensione. Durante il periodo pasquale i tassi di rinuncia sono stati relativamente contenuti. In media, il 42,3% degli albergatori segnala che non vi sono state prenotazioni disdette (rispetto al 33,8% dello scorso anno) e il 39,7% indica che la quota di prenotazioni disdette è stata inferiore o uguale al 10% (53,7% nel periodo di Pasqua 2005). Infine, in media, il 90,2% del fatturato degli alberghi italiani deriva dall’attività ricettiva in senso stretto, l’8,9% dall’attività di ristorazione e bar, mentre il restante 0,9% dalla vendita di articoli di varia natura e da altri servizi.

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