giovedì, 2 Maggio 2024

Istat, aumenti per spiagge, campeggi e pacchetti vacanza

Federconsumatori: “Sul caro spiagge intervenga Rutelli”. SIB: “Dati non convincenti”

Brutte sorprese per i vacanzieri. In base alle stime dei tecnici Istat relativi all’inflazione di agosto, in un anno i prezzi degli stabilimenti balneari sono saliti dell’11,3%, quelli dei pacchetti vacanza del 3% e quelli dei campeggi del 10,8%. Il ribasso del 2,6% nei trasporti aerei bilancia in parte questo quadro. Alla luce di questi dati, per le possibili ricadute negative sull’industria turistica, Federconsumatori chiede al vice premier Francesco Rutelli di aprire un confronto sulle questioni che riguardano il settore, “i cui costi e servizi – ha sottolineato il presidente Rosario Trafiletti – ci hanno portato a scendere nella graduatoria internazionale nei flussi turistici: allo stato attuale diventa maggiormente competitiva, non solo la Croazia, ma anche la Costa Azzurra”. “Mi auguro – ha proseguito Trafiletti – che nei prossimi anni vi sia maggiore correttezza da parte degli imprenditori del turismo, soprattutto quelli che gestiscono stabilimenti balneari”. Ma gli aumenti di agosto resi noti dall’Istat non convincono gli imprenditori balneari. “I dati in nostro possesso – ha affermato Riccardo Borgo, presidente del Sindacato Italiano Balneari – sono di altra natura: valutiamo nel 50% gli stabilimenti balneari che non hanno comunicato alle Regioni di competenza le tariffe relative al 2006, il che comporta l’obbligo di applicare quelle in vigore nell’anno 2005. In ogni caso – prosegue Borgo – poiché il dato Istat ci preoccupa, stiamo predisponendo meccanismi che ci consentano di valutare con assoluta attendibilità i costi del nostro settore, consapevoli che, proprio per l’importanza che il comparto balneare ricopre nel complesso del sistema turistico italiano, abbiamo la necessità di evitare che lievitazioni non motivate creino allarme, disagio, caduta di competitività e immagine”.

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