venerdì, 26 Aprile 2024

Istat, è il mare la meta preferita

Destinazione privilegiata nelle vacanze di sette giorni

L’ indagine Istat Multiscopo sulle famiglie permette di cogliere alcuni interessanti aspetti del
turismo italiano. Nel 2000 sono stati effettuati 89 milioni e 55 mila viaggi, cui sono corrisposti 636 milioni e 865 mila pernottamenti. Di questi il 90,9% era legato a motivi di vacanza. Il 9,1% è invece da attribuire a motivi di lavoro o professionali. I periodi di soggiorno dedicati alle vacanze sono in calo tendenziale, come rileva l’ ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna. Tra il 1998 e il 2000 si è registrata la crescita dei viaggi di non più di sette notti e la contestuale diminuzione di quelli di 15 e più pernottamenti. Si va in vacanza soprattutto per piacere e per svago, oltre che per visitare parenti e amici oppure per partecipare a pellegrinaggi. Il mare è la meta più ambita dai vacanzieri (45,6%), davanti a montagna (18,8%), giri turistici (12%) e visite a località e città d’arte (10,7%). Ci si sposta prevalentemente nei mesi più caldi, in particolare luglio (15,1%) e agosto (20,2%). In questi due mesi il 95,2% dei viaggi è stato compiuto per andare in villeggiatura e appena il 4,8% per motivi di lavoro. La principale destinazione è risultata l’Italia (84,2%): in testa il Settentrione (37,5%), seguito da Meridione (24,3%) e Centro (22,4%). I viaggi all’ estero sono stati più di 14 milioni. Ad ogni viaggio di lavoro all’ estero ne sono corrisposti 3,8 di vacanza. Meta principale sono stati i paesi dell’ Unione Europea (9,6%): Francia, Spagna e Germania i paesi
più visitati. In ambito italiano le regioni più gettonate sono state Lazio (il Giubileo ha pesato non poco), Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Veneto e Campania. Queste sette regioni hanno accolto quasi il 60% del turismo interno. Sotto l’ aspetto professionale figura ancora al primo posto il Lazio, davanti a Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. Il 53,3% per cento dei viaggi è stato organizzato senza prenotazione, il 28,1% con prenotazione diretta e solo il 17,5% tramite agenzia o tour operator. Quasi il 64% dei viaggi è stato compiuto in automobile; nel 13,2% degli spostamenti si è usato l’ aereo, nell’ 11,9% il treno, nel 5,8% le autocorriere. Ovviamente non tutti vanno in vacanza. Chi è rimasto a casa nei mesi estivi ha denunciato problemi economici (22%) e di famiglia (20,9%). Motivi di lavoro o studio e mancanza di abitudine sono state le giustificazioni prevalenti per i restanti mesi dell’ anno.

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