giovedì, 28 Marzo 2024

Istat, i dati su viaggi e vacanze nel 2001

Annata superiore alle aspettative. La “fotografia” dell’Istat parla di crescita

Dal 1997 l’Istat conduce l’indagine trimestrale “Viaggi e vacanze” su un campione nazionale annuo di 14.000 famiglie (3.500 per trimestre) per un totale di circa 40.000 individui. Guardiamo, dunque, passo passo tutti i dati. I viaggi: nel 2001, le persone residenti in Italia hanno effettuato 88 milioni e 683 mila viaggi con almeno un pernottamento, di cui l’84,9% per vacanza e il 15,1% per lavoro. A tale quota di viaggi corrispondono 608 milioni e 546 mila pernottamenti, di cui il 91,1% per vacanza e l’8,9% per lavoro. Circa un terzo dei viaggi è stato realizzato tra luglio (12 milioni e 578 mila) e agosto (16 milioni e 625 mila). Quasi il 94% delle partenze di questo bimestre è stato realizzato per vacanza (27 milioni e 410 mila), mentre solo il restante 6% per lavoro (1 milione e 793 mila). L’84,3% dei viaggi complessivi ha avuto come principale destinazione una località italiana, mentre
I viaggi in Italia hanno avuto come destinazione prevalentemente il Lazio (10,2%), la Lombardia (10%), la Toscana (9,6%) e l’Emilia-Romagna (9,5%). Gli spostamenti oltre confine sono stati diretti, invece, soprattutto verso la Francia (20,3%), la Spagna (11,1%) e la Germania (8,2%). Nel 2001 cresce la tendenza degli italiani a prenotare il viaggio. Nel 1998, infatti, il 61,3% dei viaggi era realizzato senza prenotare alloggio e/o trasporto, mentre nel 2001 si scende al 50,6%. I viaggi con prenotazione diretta sono passati dal 23,4% del 1998 al 30,8% del 2001, quelli con prenotazione presso agenzia o tour operator dal 14,1% del 1998 al 17,8% del 2001.
Gli italiani, nel 2001, per la prima volta rispetto agli anni passati, hanno preferito soggiornare presso le strutture ricettive collettive (51%) rispetto agli alloggi privati (49%). Per quanto riguarda le prime, sono più numerosi i soggiorni in albergo (42,1%), mentre nel secondo caso si è ricorso maggiormente alle abitazioni di parenti o amici (29,9%). In linea con gli anni precedenti, oltre i quattro quinti dei viaggi di lavoro (83,9%) sono stati caratterizzati da soggiorni in strutture ricettive collettive, con una netta prevalenza di quelli in albergo (79,8%). Per le vacanze continuano invece a essere preferiti, anche se in calo rispetto al passato, i soggiorni in alloggi privati (54,9%), soprattutto in abitazioni di parenti o amici (33,8%). Nessuna variazione di rilievo per quanto riguarda i mezzi di trasporto. Anche nel 2001 si è viaggiato prevalentemente in automobile (64,9% dei viaggi in totale) e molto meno in aereo (13,2%) e in treno (10,9%). La situazione non varia con riferimento ai trasferimenti per vacanza: l’automobile è usata nel 68,5% dei casi, l’aereo nel 10,4% e il treno nel 9,8%. Per i viaggi di lavoro, invece, nel 44,5% dei casi si è usata l’automobile, nel 29,3% l’aereo e nel 17,3% il treno. Gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 non hanno influito negativamente sul numero di vacanze e di viaggi di lavoro. Tra settembre e dicembre il numero dei viaggi è passato da 19 milioni e 130 mila del 2000 a 22 milioni e 182 mila del 2001. Si sono però modificate le caratteristiche degli spostamenti realizzati. Negli ultimi quattro mesi del 2001 si è registrata, infatti, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una diminuzione delle vacanze all’estero (-5,3%) e dell’utilizzo dell’aereo per andare in vacanza (-21,6%), nelle località italiane (-17,7%) e in quelle estere (-23,2%). Si è invece osservato un aumento delle vacanze in Italia (+16,1%) e un incremento nell’utilizzo dell’automobile (+28,6%), sia verso l’Italia (+28,7%) che verso l’estero (+27,3%). I viaggi di lavoro all’estero sono diminuiti (-12,6%), con una flessione nell’utilizzo dell’aereo (-17,6%). Sono aumentati, invece, i viaggi di lavoro in Italia (+40,2%) ed è cresciuto anche l’utilizzo dell’automobile per motivi professionali (+35,1%). Le vacanze: i 75 milioni e 265 mila viaggi di vacanza svolti nel 2001 sono stati caratterizzati per il 57% da spostamenti di lunga durata (4 o più pernottamenti) e per il restante 43% da spostamenti di breve durata (1-3 pernottamenti). La durata media dei viaggi di vacanza è stata di 7,6 notti. Nel trimestre estivo, in particolare, la durata media delle vacanze è stata di 11,3 notti. Le vacanze di 1-3 pernottamenti hanno quasi sempre come destinazione principale una località italiana (94,2%), rispetto alle destinazioni estere (5,8%). Il 78% delle vacanze di 4 o più pernottamenti ha avuto come destinazione principale l’Italia e il restante 22% una località estera. In particolare, fra le vacanze ‘lunghe’ con destinazione italiana sono stati rilevanti i flussi turistici del periodo gennaio-marzo in Lombardia (12,8% ) e in Trentino-Alto Adige (12,1%) e quelli estivi verso l’Emilia-Romagna (12,5%) e la Calabria (8,9%). Per quanto riguarda l’estero, Francia (21,7% delle vacanze all’estero) e Spagna (12%) sono risultate le nazioni maggiormente visitate. Nel trimestre estivo risultano frequenti i viaggi in Grecia (10,8%) e in Austria (5,8%). Chi è andato in vacanza? Gli italiani che tra luglio e settembre 2001 hanno compiuto almeno un viaggio (per lavoro o per vacanza) sono stati 25 milioni e 327 mila, pari al 44,1% della popolazione italiana. Molto inferiore è stata la quota di turisti negli altri periodi dell’anno: il 19,2% tra gennaio e marzo (pari a 11 milioni e 15 mila individui), il 23,4% tra aprile e giugno (pari a 13 milioni e 457 mila individui) e il 17,1% tra ottobre e dicembre (pari a 9 milioni e 811 mila individui).

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