Con un decreto del Ministro dell’
Ambiente e della Tutela del territorio d’intesa con il Ministro
per i beni e le attivita’ culturali e con la Regione Marche e’
stato istituito il parco museo minerario delle miniere di zolfo
delle Marche. Faranno parte dell’insolito museo a cielo aperto
la Miniera di zolfo di Cabernardi nel Comune di Sassoferrato in
provincia di Ancona, il sito della miniera di zolfo di Vallotica
anchþesso nel Comune di Sassoferrato; un’area del villaggio di
minatori di Cantarino a Sassoferrato; il Sito di Felcine a
Sassoferrato; quello della raffineria di zolfo di Bellisio
Solfare nel Comune di Pergola. Appartengono alla perimetrazione
del museo anche i sentieri di accesso dal Comune di Arcevia alla
miniera di Cabernardi nel Comune di Arcevia a Ancona, il sito
della miniera di zolfo di Perticara con i vari pozzi dismessi,
il Cantiere Certino; il Cantiere Pozzo Alessandro con il
Villaggio minerario; gli edifici ubicati lungo la strada da
Perticara alla miniera; alcuni edifici ubicati nell’abitato di
Perticara, di Novafeltria e di Campiano di Talamello. Il nuovo
museo fa parte dell’attivita’ di tutela nata dall’esigenza di
conservare e valorizzare, anche per finalita’ sociali e
produttive, i siti e i beni dell’attivita’ mineraria con
rilevante valore storico, culturale e ambientale.
La gestione del Parco dello zolfo delle Marche, inteso come
ecomuseo, e’ affidata al Consorzio costituito dal Ministero
dell’Ambiente, dalla regione Marche, dalla provincia di Ancona,
dalla provincia di Pesaro e Urbino, dalle Comunita’ montane
dell’Alta Valmarecchia, del Catria e Cesano, dell’Esino-Frasassi
e dai comuni di Arcevia (AN), Novafeltria (PU), Pergola (PU),
Sant’Agata Feltria (PU), Sassoferrato (AN) e Talamello (PU).
Il consorzio ha personalita’ giuridica di diritto pubblico e la
sua denominazione ufficiale e’ ‘Consorzio del Parco museo
minerario delle miniere di zolfo delle Marche’.
