sabato, 1 Giugno 2024

Italia-Albania, missione turismo

Il Governo di Tirana apre agli investitori

La nuova sfida per l’Albania è lo sviluppo del turismo, e l’Italia intende esserle accanto per condividere questa grande opportunità. Il vice ministro delle attività produttive è da ieri in Albania dove, accompagnato dal ministro albanese per il turismo Benisk Dervishi, ha visitato alcune delle più belle zone turistiche nel sud del paese. Insieme con Urso è giunta in Albania anche una delegazione
di imprenditori italiani. ”La nostra legge è molto liberale in favore degli investitori stranieri – ha detto Dervishi –
chiunque investa nel settore del turismo viene esentato dal
pagamento delle dogane e non paga imposte per i primi cinque
anni, mentre per i cinque anni successivi queste vengono ridotte del 50 per cento”. Nel villaggio di Kasmil, uno dei più suggestivi del litorale meridionale che dista pochi chilometri dall’isola greca di Corfù, il gruppo veneto ”Arameras” sta costruendo un primo villaggio turistico. La società ‘Giorgio Alfo’ di Piombino è invece impegnata nella realizzazione a Orikum (30 chilometri a sud di Valona) del primo porto. Fra i progetti in cantiere c’è quello portato avanti dalla ”Kap shpk” dell’imprenditore Marcello Aloisi, che ha già pronto un piano di lottizzazione per un complesso turistico residenziale che si estenderà su una superficie di oltre 100 ettari in riva al mare e che attende di veder definito solo il sistema di finanziamento. ”Per gli imprenditori abbiamo a disposizione un fondo speciale per i Balcani di 40 milioni di Euro – ha ricordato il vice ministro Urso – mentre la Sace, pur collocando l’Albania ancora nella settima categoria di rischio è disposta ad assicurare gli interventi. Rimane poi il possibile sostegno della Simest”. Il governo italiano ha già deciso la nomina di un proprio
esperto da distaccare presso il ministero albanese del turismo per assistere le autorità locali nei piani di sviluppo del settore. Il turismo in Albania ha fatto registrare un’impennata di presenze, passando dalle 100mila unita’ di due anni fa alle 300mila di quest’anno. ”Uno dei successi più significativi per quel che riguarda l’Albania – ha sottolineato Urso – è anche la diminuzione negli ultimi due anni dei flussi migratori illegali verso le coste pugliesi, e questo testimonia come anche gli interventi di natura commerciale presso i paesi in via di sviluppo possano essere una soluzione per affrontare il problema dell’emigrazione clandestina”. Oggi Valona, che fino a poco tempo veniva definita ”il porto dei pirati”, è così diventata una zona tranquilla che sogna il suo futuro turistico: ”E’ accaduto insomma – ha concluso Urso – che un’area di crisi come era quella di Valona, si sia trasformata in una risorsa per il paese e in un’opportunità di investimento per gli italiani”.

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