domenica, 5 Maggio 2024

Kenobi Party in Tunisia per un 2003 da incorniciare

La Convention è servita anche per snocciolare i dati di un anno che ha segnato l’ennesima crescita

La crisi del turismo a livello mondiale non ha toccato Kenobi Club. L’operatore catanese, che ha saputo adattare in tempo la propria politica commerciale ai cambiamenti del mercato, si avvia a chiudere un nuovo anno di successi. Una crescita del 20% dei passeggeri trasportati (nel 2002 sono stati 50.000 e il 2003 dovrebbe chiudersi con 60.000 passeggeri) e un fatturato passato dai 15 milioni di Euro del 2002 ai 17 milioni di quest’anno. Un’affermazione complessiva legata al rapporto qualità/prezzo, altamente concorrenziale, e all’inserimento nella programmazione di nuove destinazioni. Tra queste la Tunisia, che dopo tre anni di pausa, è risultata una tra le mete più apprezzate dai siciliani. In questa stagione che ha segnato il primo graduale ritorno nel paese magrebino sono stati 1.700 i turisti che hanno scelto le spiagge dorate di Yasmine Hammamet per le loro vacanze. “Continueremo la programmazione sul paese nordafricano fino al 17 settembre – ha spiegato Filiberto Manno nel corso della conferenza stampa tenuta al Riu Mehari di Yasmine Hammamet nell’ambito del Kenobi Party 2003 – anche se tutti i voli sono già pieni, in linea con una stagione che ci ha dato grandi soddisfazioni. Anche per questo per il prossimo anno abbiamo intenzione di ampliare l’offerta”. Quel lembo di costa, che fino a una decina d’anni fa si presentava selvaggio e abbandonato, si avvia oggi a diventare il terzo polo turistico tunisino. Venticinquemila posti letto, creati in un batter d’occhio, per una vacanza a tutto relax. Il nuovo centro turistico tunisino, infatti, dispone di alberghi sfarzosi, casinò, campi da golf, centri commerciali e discoteche di ottimo livello ed è situato a metà strada tra Tunisi e Monastir. In pratica con un ora di pullman di possono raggiungere le mete classiche della Tunisia prima di rituffarsi nella pace di questa località che si affaccia sul Mediterraneo.
Ma l’ennesima stagione di successi di Kenobi non è legata certamente solo ai risultati della Tunisia. Anche quest’anno, infatti, Sharm El Sheikh ha fatto segnare cifre da record. Questo grazie anche al coraggio di certe scelte, sia per quanto riguarda l’offerta, con il “raddoppio” delle partenze (oltre che da Catania anche da Palermo), deciso in piena guerra (30 marzo), che per quanto riguarda la politica commerciale, basata su un rapporto qualità/prezzo da fare impallare il più concorrenziale dei last minute. Ma l’Egitto non è solo Sharm e proprio per questo l’operatore catanese ha rilanciato le crociere sul Nilo. “Puntiamo molto su questo particolare settore – ha spiegato Manno – e magari fra qualche anno riusciremo ad avere gli stessi numeri di Sharm”. Storia di un successo annunciato, anche perchè Kenobi, che punta da sempre su servizi di qualità, ha in Meridiana il suo partner privilegiato. Voli diretti da Catania, e quest’anno anche da Palermo, che hanno permesso alla compagnia dell’Aga Khan di raggiungere anch’essa risultati ragguardevoli. “Kenobi è il nostro miglior cliente charter italiano – ha spiegato Giuseppe Sindoni, responsabile per la Sicilia della compagnia aerea, intervenuto anche lui al Kenobi Party 2003 – così come Catania è divenuto quest’anno il primo scalo per Meridiana, con 42 voli di linea giornalieri e un intensa programmazione charter. Basti pensare che il solo scalo di Fontanarossa rappresenta per noi il 71% del volato”. Il settore outgoing si fregia sicuramente di una destinazione ambita come Sharm, ma ottimi risultati sono stati raggiunti anche sulla Spagna, meta divenuta ormai classica dalla metà degli anni novanta (con voli diretti su Madrid e Barcellona). “La Spagna anche quest’anno è stato uno dei nostri fiori all’occhiello – continua Manno – e proprio per questo dal prossimo anno abbiamo intenzione di raddoppiare, con voli diretti anche su Valencia e Bilbao”. Le new entry, invece, sono state Mauritius&Seichelles e i Paese Baltici, lanciati sul mercato lo scorso giugno. Per un primo bilancio su queste nuove entrate, però, bisognerà attendere il prossimo anno. Il target, comunque, è sicuramente medio alto. La squadra Kenobi, 30 persone circa, ha vinto anche sul campo dell’incoming, con oltre il 50% dello staff impegnato sulla destinazione Sicilia. “Quest’anno sono stati 13.000 gli spagnoli portati nella nostra isola – spiega Manno – Un risultato ottenuto grazie anche al fatto che il nostro prodotto è commercializzato dai principali operatori iberici. La Sicilia, però, può fare molto di più, ma servirebbero infrastrutture e organizzazione, soprattutto a livello politico, che al momento non abbiamo. Con i nostri 38.000 posti letto effettivi, contro i 120.000 della Sardegna, più di tanto non possiamo fare. E poi il nostro splendido mare è pressoché sconosciuto. Il 75% dei turisti, infatti, scelgono i circuiti, mentre il restante 25% sceglie il mare siciliano”, ma solo come ultima ipotesi dopo aver puntato su Sardegna, Grecia e Spagna. Il motivo? La Sicilia è troppo cara.

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