La Cina ha annunciato l’apertura del mercato agli agenti di viaggio stranieri, con due anni di anticipo sugli impegni presi nel quadro del Wto, l’ accordo internazionale sulla libertà di commercio. La stampa ufficiale cinese afferma oggi che, secondo una ”regola provvisoria” diffusa nel fine settimana scorso dal ministero del Commercio, agenzie di viaggio possedute interamente da stranieri potranno cominciare a operare in Cina dal 14 luglio. La decisione è stata dettata probabilmente dalla necessità di superare le difficoltà create dall’ epidemia di Sars, che ha provocato una seria crisi in vari settori dell’economia, tra cui il turismo. Le agenzie straniere saranno comunque sottoposte a una serie di limitazioni, almeno per i prossimi due anni, sempre secondo gli articoli apparsi oggi sulla stampa cinese: potranno infatti aprire i loro uffici cinesi solo a Pechino, Shanghai, nelle città meridionali di Shenzen e Guangzhou e a Xi’an (nella provincia del Shanxi, nel nordovest del paese). Inoltre, dovranno limitarsi ad organizzare i viaggi di turisti stranieri in Cina. Per quanto riguarda il ricco mercato interno, gli agenti di viaggio stranieri potranno organizzare viaggi per turisti cinesi solo all’interno della cosiddetta ”mainland China”, cioè con l’ esclusione di Hong Kong, Macao e Taiwan e di tutte le destinazioni estere.
