sabato, 4 Maggio 2024

La Fiavet Emilia-Romagna chiede un impegno straordinario alla Regione

Tutti i progetti promo-commerciali devono essere ammissibili, senza esclusioni

Dopo una stagione negativa, come quella passata, e in previsione, comunque, di tempi non facili per il turismo dell’Emilia Romagna – spiega Giovannino Montanari, Consigliere Regionale fiavet e Presidente della provincia di Rimini e della Repubblica di San Marino – in molti avevamo pensato che i progetti promo-commerciali presentati in Regione, e ritenuti ammissibili, fossero – chi più chi meno – tutti sostenuti. Ce n’è bisogno visto i tempi difficili. Se si tiene presente che numerosi club di prodotto e tour operator – con questo aiuto – riescono a dar vita ad iniziative promozionali e commerciali veramente straordinarie ed innovative. La Regione classifica i progetti ammissibili in 4 categorie, in quattro fasce, in base alla validità dei medesimi: “eccellenza”, “alto”, “medio”, “basso”. Ai primi assicura un contributo del 35% sul totale delle spese sostenute – e meticolosamente documentate – dall’operatore per realizzare il proprio piano, e per gli ultimi (“basso”) un aiuto pari al 15%. Percentuali intermedie per le altre due categorie.
La Regione ha deciso, però, di finanziare soltanto le prime tre fasce stanziando una cifra complessiva di 3.936.111 euro, lasciando fuori tutti i progetti di fascia “bassa” (più di trenta), che richiederebbero in totale una cifra complessiva di 826.788 euro.
Come si vede la cifra necessaria per arrivare a finanziare anche l’ultima fascia è pari a poco più del 16% del totale (4.762.899 euro) che la Regione riconosce dover finanziare se trovasse le risorse necessarie.
La Fiavet sollecita, in questa direzione, un intervento straordinario: altrimenti la logica sarebbe quella di negare un finanziamento soltanto a coloro che dovrebbero usufruire di un contributo minimo (come dire: “a chi dovrebbe avere poco, non diamo niente!”).
Tutti i progetti, considerati ammissibili, prevedono uno sforzo non indifferente da parte degli operatori che hanno presentato un piano di promo-commercializzazione a favore dell’incoming in Emilia Romagna: tra gli “esclusi” vi sono anche tour operator impegnati a
produrre cataloghi speciali (oltre a tante altre iniziative promozionali) dedicati unicamente alle vacanze in Romagna. Si ha, inoltre, l’impressione (più che fondata) che progetti simili, in passato, abbiano ricevuto il finanziamento.
C’è bisogno, per la stagione 2005, di un sostegno straordinario, per invertire la tendenza negativa iniziata, in particolare, con l’estate 2004! E’ necessario fermare ed invertire una tendenza che potrebbe trasformarsi in crisi aperta.
Chiediamo di operare una scelta eccezionale, per contribuire, inoltre, a rilanciare la collaborazione tra pubblico e privato: per offrire ulteriore slancio alle tante iniziative promozionale e commerciali che vedono, fianco a fianco, gli organismi regionali previste dalla LR. 7 (le Unioni di Prodotto, in particolare, e naturalmente l’APT Emilia Romagna) assieme al panorama variegato degli operatori turistici, singoli o aggregati.

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