Se la proposta del ministro Rutelli sulla diversificazione delle vacanze venisse accolta sarebbe un vero terremoto per le abitudini nostrane. Per gli operatori del settore, però comporterebbe “solo vantaggi”: maggiore qualità e prezzi contenuti per i turisti. “Sposiamo completamente la proposta del vice premier – dice per Federalberghi il presidente Bernabò Bocca – che peraltro è anche una nostra proposta. Qualche mese fa ne avevamo parlato con il ministro e ci fa piacere che l’abbia portata in Consiglio dei ministri. Il 19 settembre – prosegue – avremo modo nella riunione del Comitato nazionale del Turismo di farci spiegare meglio dal ministro che cosa intende fare”. Per Bernabò Bocca il primo modo da sciogliere per riuscire a “svecchiare un’abitudine tipicamente italiana” è il calendario scolastico. “Il calendario produttivo – dice – è già più flessibile. E’ sulle scuole che si deve intervenire e il vantaggio ci sarà per tutti. Per i cittadini che potranno godere di vacanze più rilassanti, meno care e sicuramente di qualità superiore. E per le strutture: farle vivere solo due mesi l’anno – aggiunge – significa condannarle al passivo”. Anche l’Astoi, l’associazione dei tour operator, è decisamente favorevole all’iniziativa di Rutelli: “Finalmente – dice il direttore Alberto Corti – il mondo politico, grazie all’autorevole intervento del vice premier, prende atto di una richiesta che facciamo da dieci anni. I modelli, volendo, li abbiamo: sono quello tedesco e quello francese e i vantaggi sarebbero notevoli: prezzi decisamene più bassi, qualità decisamente superiore. Niente code, niente stress”. Antonio Tozzi, consigliere nazionale della Fiavet, si augura che finalmente “un dibattito che va avanti da anni ” prenda corpo.”Diluire le ferie in sei mesi invece che in due mesi dell’anno comporterebbe per i turisti prezzi e servizi migliori; per le strutture turistiche un maggior rendimento anche perché così sarebbero in grado di accogliere molti stranieri abituati a fare le vacanze in modo diverso dal nostro”. Per il presidente del SIB, Riccardo Borgo, “Se si riuscisse veramente a diversificare le ferie in un periodo più lungo dell’anno gli italiani potrebbero godere di ferie migliori”.