Dalla Conferenza nazionale del turismo di Genova risalta la crisi del turismo in tutto il territorio nazionale tranne che in Sicilia. I dati dell’isola, in controtendenza rispetto al resto della penisola dove si registra un notevole calo di presenze, registrano incrementi. Gli incrementi più sostanziosi si sono registrati a Taormina e nelle isole Eolie (+30,17%), Palermo e Cefalù (+25,41%), Catania (+13,27%), Agrigento (+8,22%), Siracusa e Trapani con un incremento superiore al 7,5%.
L’analisi effettuata a Genova dagli analisti ha fotografato le azioni portate a compimento dalla Sicilia, dalla presenza nelle principali Borse del turismo mondiali all’organizzazione di eventi culturali e sportivi di assoluto livello, promuovendole in toto per aver inciso in maniera determinante al conseguimento del risultato. Secondo l’analisi sono risultati determinanti anche gli accordi compiuti con la compagnia aerea Ryanair, che ha permesso di trasportare, con voli diretti dalla Sicilia a Londra, più di centomila passeggeri, con la Eurialo viaggi che ha portato in Sicilia oltre 70 mila russi. “Dal novembre 2003 all’aprile 2004 afferma con orgoglio il Vice Presidente della Regione, Francesco Cascio – abbiamo registrato il 30 per cento in più delle presenze turistiche. Le proiezioni dei prossimi mesi confermano la tendenza. Non c’è dubbio che i nostri festival sono spesso motivo per visitare la Sicilia. Credo che sia molto cambiata, nelle ultime stagioni, l’immagine della Sicilia. La Sicilia è bellissima, unica per ricchezza paesaggistica e culturale. Ora bisogna imparare a valorizzare questo patrimonio. Per questo abbiamo cominciato ad organizzare corsi di formazione per qualificare il personale. Un sorriso in più è il miglior modo di fare marketing all’isola. Fondamentale è stato lavorare per la costruzione di un’ immagine positiva e forte, che alcuni vogliono chiamare sicilianità, e che si traduce in un’identità di prodotto turistico innovativo e competitivo rispetto ad altri paesi mediterranei”.