La via del “grande fiume”

Viaggio attraverso il Po e i suoi sapori

Scoprire il Po e i suoi sapori, dall’ anatra, alla salama da sugo fino alla rana, attraverso uno dei tre percorsi della “Strada dei vini e dei sapori” della
Provincia di Ferrara. L’ itinerario “Via del Grande Fiume”, 270 Km, parte dalla Rocca di Stellata, snodo di traffici fluviali al crocevia tra Emilia, Lombardia e Veneto, e approda al centro frutticolo di Bondeno dove la ‘strada’ si divide in due binari: quello più a nord segue la direttrice del ‘Po grande’, l’altro, più a sud, dopo aver toccato Ferrara, si sviluppa lungo il corso del Po di Volano. Il primo itinerario, passando da Pontelagoscuro per un assaggio di mandorlini del Ponte, si snoda lungo l’ argine del Po, fra saliceti generosi di tartufo bianco, per raggiungere i comuni di Ro Ferrarese e Berra, territori da sempre segnati dalle alluvioni. Correndo sopra l’ argine maestro del Po di Goro, si approda a Mesola, con il suo bel castello. I duchi estensi la pensarono come nuova capitale dopo il passaggio di Ferrara al Papato, oggi e’ invece capitale dell’ asparago. L’ altra variante da Bondeno giunge alla Diamantina, imponente complesso di edifici cinquecenteschi, per puntare poi verso Vigarano Mainarda, a sud, toccando Vigarano Pieve, con l’antichissima Pieve dei Ss.Pietro e Paolo. Da qui verso Mirabello e poi a destra fino alla frazione di Madonna dei Boschi, una
delle capitali della mitica salama da sugo. In direzione nord-est il percorso raggiunge Ferrara, costeggiando la città fuori le mura sul Po di Volano. Si prosegue lungo il corso del fiume verso levante, attraverso le campagne frutticole, arrivando a toccare i nuclei storici di Migliarino, Migliaro e Massa Fiscaglia per giungere, tra campagne, torri fluviali e ville padronali, agli imponenti manufatti di archeologia industriale di Codigoro, fra cui l’ impianto idrovoro, cardine della Grande bonifica ferrarese. Da qui la ‘strada’ lascia il
fiume per fare una puntata a sud, nel comune di Lagosanto, per poi attraversarlo di nuovo, percorrendo un breve tratto della statale Romea fino alla bellissima Abbazia di Pomposa, uno dei complessi monastici più importanti d’Italia, sorto prima del Mille ad opera dei monaci benedettini. Si arriva infine a Volano, dopo aver fiancheggiato, a destra, il fiume e, a sinistra, l’ Oasi naturalistica di Canneviè e Porticino. E’ una piccola valle salmastra, prediletta dagli uccelli di passo. Caratteristici il Casone di Porticino e la vecchia stazione di pesca di Cannaviè, adibita a ristoro. Ci sono percorsi per accedere all’ interno della valle. (0532-234251)

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