Le Cinque Terre insieme alla Muraglia Cinese

Gemellagio tra i muretti liguri e la grande muraglia per un turismo sostenibile

Un gemellaggio impensato quello fra le Cinque Terre liguri e la Grande Muraglia cinese. Eppure qualcosa in comune questi due mondi così lontani per geografia, storia e cultura ce l’hanno: è la lunghezza, quasi settemila chilometri, dei muretti a secco che legano le cinque “perle” della riviera ligure, e del celebre monumento cinese che si dice essere l’unico visibile dalla luna. Ma la muraglia e i muretti hanno un altro elemento unificante: entrambi sono inseriti nella lista Unisco dei patrimoni dell’Umanità. In virtù di queste particolari coincidenze è stato siglato un protocollo d’intesa fra i rappresentanti della Società Grande Muraglia e quelli del Parco nazionale delle Cinque Terre nella sede del Ministero per i Beni Culturali alla presenza del ministro Francesco Rutelli. L’obiettivo è promuovere una serie di iniziative “gemelle” di carattere culturale per la promozione di un turismo sostenibile della Cina in Riviera e della Liguria in Cina, promuovendo al contempo l’originalità artigiana e le tipicità dei luoghi. “Il gemellaggio, Ermete Realacci presidente di Symbola, la fondazione per le Qualità italiane – nasce da una suggestione positiva, dall’idea che le mura, che in genere sono sinonimo di divisione, in questo caso uniscono”. E così per tentare i turisti cinesi a visitare i porticcioli di Vernazza e Manarola ben presto un messaggio si diffonderà per tutta la Cina: “C’è un’opera in Italia che ha qualcosa in comune con la vostra Muraglia. Siete curiosi di conoscerla?”

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