domenica, 21 Luglio 2024

Le città italiane Patrimonio Unesco contro il Decreto Tremonti

Anci, il declassamento danneggerà l’industria del turismo culturale

L’Associazione Città Italiane Patrimonio Unesco boccia il decreto del ministro
Tremonti sulla classificazione delle aree omogenee delle attività turistico alberghiere nel quale alcune città sede di siti Unesco come Ferrara, Tivoli, Matera, Siena, San Gimignano, Parma, Pisa sono state definite ”prive di alcuna caratteristica attrattiva nei confronti dei flussi turistici”. L’assemblea dell’associazione presieduta dal sindaco di Ferrara Gaetano Sateriale, durante i lavori del convegno ”Iniziative legislative per la valorizzazione dei siti Unesco” che si è tenuto ieri ed oggi a Tivoli, ha approvato un documento nel quale si definisce ”sconcertante ed inaccettabile” la classificazione di Tremonti ed invita il ministero a prevedere benefici fiscali per i comuni. Secondo il sindaco di Tivoli Marco Vincenzi, ”la classificazione crea un
danno all’immagine”. I sindaci hanno espresso preoccupazione a proposito della
discussione sul disegno di legge riguardanti le città Unesco in discussione in Parlamento da due anni. Il vicesindaco di Assisi, Claudio Riccio, ha minacciato di incatenarsi davanti al sito Unesco della sua città. Il consigliere regionale del Lazio Carlo Lucherini ha illustrato il disegno di legge regionale da lui proposto per sostenere le città del Lazio che vantano siti iscritti nel
patrimonio mondiale dell’umanità.

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