sabato, 18 Maggio 2024

Le Regioni chiedono 180 milioni per la promozione del turismo

Domani l’incontro con il Governo per il potenziamento dell’Enit

E’ tempo che l’Italia torni competitiva nel settore del turismo, cominciando dai fondi destinati alla promozione turistica. In questo settore nevralgico va
garantito alle Regioni, nella logica di un corretto federalismo, un finanziamento annuale di 150-180 milioni di euro. E’ quanto sostengono i governatori delle Regioni italiane – che hanno approvato prima dell’estate un documento contenente una proposta di riforma dell’Enit, l’Ente nazionale italiano del turismo – e che domani alle 19,30 incontreranno il governo per
discutere degli orientamenti e dei programmi della politica per il turismo e le eventuali riforme del settore. Nel documento approvato i presidenti delle Regioni e delle Province autonome sostengono la necessità che l’attuale
sostegno alla promozione turistica italiana da parte dello Stato ”al momento assegnata in modo assolutamente insufficiente con gli stanziamenti all’Enit, sia aumentata, avuto riguardo a quanto già avviene negli altri paesi europei competitori. A solo titolo di paragone – osservano i governatori – non si
ritiene possibile che lo Stato italiano possa destinare alla promozione turistica meno di quanto mette oggi a disposizione la Francia per il solo mercato italiano”. Le Regioni e le Province autonome chiedono, pertanto, che
”siano ripristinate, almeno, le risorse assicurate negli anni precedenti, prima delle ultime decurtazioni che hanno portato le attuali assegnazioni attuali a 25 milioni di euro. Non si vede altrimenti come le Regioni possano avere interesse ad un sostegno finanziario alla futura Agenzia italiana per la promozione del turismo piuttosto che, come avviene oggi, agire per conto proprio sui mercati mondiali”. Sul disegno di legge di riforma dell’Enit, sul quale, nel
corso dell’estate, sono trapelate indiscrezioni e alcune critiche, il direttore generale per il turismo del ministero per le Attività Produttive, Franco Vitale, ha spiegato: ”la via scelta, quella del disegno di legge, dimostra la disponibilità, l’attenzione e l’apertura nei confronti delle proposte e delle
osservazioni di Regioni e parti sociali. Molti hanno chiesto un decreto legge ma il ministro Marzano, scegliendo il disegno di legge, ha voluto dare un segnale importante: il decreto legge infatti avrebbe escluso il confronto il Parlamento e le parti sociali. Ora il percorso è aperto, la volontà è di concluderlo al più presto. Più presto si fa e meglio è”. Il 20 e 21 settembre, intanto, è fissata a Genova la Conferenza nazionale sul turismo nella quale istituzioni e
rappresentanti del settore si incontreranno per analizzare le dinamiche del turismo e le prospettive di sviluppo futuro.

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