Una legge che la Sicilia attendeva da quasi trent’anni, che ha scatenato un grande dibattito tra gli addetti ai lavori ed ha suscitato alcune polemiche anche per l’impugnazione di alcuni punti da parte del Commissario dello Stato. E’ la legge regionale n. 10 sul turismo, licenziata dall’aula di Palazzo dei Normanni in agosto e promulgata lo scorso 15 settembre. La nuova normativa introduce nel sistema siciliano una serie di novita’. Tra i punti salienti della legge vi e’ innanzitutto l’istituzione del Consiglio regionale del turismo, un organo di programmazione e consultivo a cui partecipano rappresentanti degli enti locali, degli operatori del settore e delle associazioni di categoria. Nell’ottica di una nuova sistemazione degli enti turistici pubblici si inserisce la soppressione delle Aziende autonome Soggiorno e Turismo e delle Aziende autonome provinciali per l’incremento turistico, oltre all’istituzione dei servizi turistici regionali, delle Conferenze provinciali sul turismo e dei distretti turistici.
La legge prevede anche Interventi per le associazioni pro-loco, sui centri commerciali naturali, sulle agenzie immobiliari turistiche e sul turismo itinerante e relazionale, e in piu’ comprende una serie di disposizioni finanziarie per i beni culturali. Infine, per una maggiore tutela dei consumatori, sarà creata la “Carta dei diritti del turista”, un documento informativo tradotto in piu’ lingue. In sostanza, quindi, la normativa prevede più poteri agli enti locali, maggiori garanzie per i consumatori, un sostanziale riassetto degli enti pubblici turistici.
La riforma prevede inoltre, entro tre mesi dalla sua entrata in vigore, l’approvazione del programma triennale per il turismo e del piano operativo annuale di sviluppo del turismo regionale. Qui di seguito pubblichiamo il link al sito della Gazzetta ufficiale con il testo completo della legge regionale siciliana n. 10 del 15 settembre 2005 (“Norme per lo sviluppo turistico della Sicilia e norme finanziarie urgenti”). Nei giorni successivi ospiteremo anche i pareri ed i commenti degli operatori pubblici e privati, che volessero intervenire.
