sabato, 4 Maggio 2024

Legge sul Turismo/4: La novità dei distretti turistici

Zappalà: Un confronto serrato per dare risposte alle piccole e medie imprese

Dopo aver ospitato, nei giorni scorsi, gli interventi del direttore dell’Assessorato al turismo, Agostino Porretto, e del direttore dell’Ente Bilaterale Turismo Siciliano, Salvatore Scalisi, pubblichiamo oggi l’opinione del presidente di Federturismo Sicilia, Salvo Zappalà, in merito alla legge regionale n. 10 sul turismo, promulgata lo scorso 15 settembre, il cui testo integrale è disponibile al link di seguito indicato. “La legge regionale di riforma del comparto turistico – spiega Zappalà – rappresenta un importante punto di partenza per porre le basi del rilancio in grande stile delle aspirazioni di sviluppo di uno dei settori chiave del tessuto economico dell’isola, per troppo tempo rimasto relegato in uno spazio angusto. Esso si basa su principi di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, prevedendo un significativo snellimento dell’apparato burocratico, una stretta collaborazione tra gli organi istituzionali e gli imprenditori e l’introduzione dello strumento dei Sistemi Turistici Locali.
Nei suoi aspetti generali si tratta di una legge che può davvero rappresentare un trampolino di lancio per le ambizioni di crescita del comparto turistico isolano in crisi. Una delle novità più importanti è certamente la stretta collaborazione che si instaurerà nell’immediato futuro tra organi di governo regionali ed associazioni di categoria al fine di rendere quanto più efficaci le norme della legge di riforma, quali il Consiglio Regionale e le Conferenze Provinciali del Turismo, organi consultivi dei quali faranno parte anche i rappresentanti della classe imprenditoriale, ed il programma triennale che troverà attuazione operativa nel piano annuale. La prossima stagione estiva rappresenterà il primo banco di prova per le novità introdotte nel sistema.
In sostanza – continua Zappalà – la nuova legge sancisce, seppur debolmente, due aspetti fondamentali. Il primo è l’introduzione dei distretti turistici, tanto attesi a cinque anni dalla loro comparsa nella legge quadro nazionale. Il secondo, non meno importante, è che dà al governo ‘carta bianca’ per regolamentare la materia, senza doversi sottoporre al passaggio delle Commissioni e dell’Ars. In poche parole, la politica passa a noi imprenditori la palla, mettendoci alla prova in capacità di aggregazione e di interlocuzione con l’apparato pubblico. Dovremo quindi dimostrare di sapere creare i distretti, e contemporaneamente saremo chiamati a un confronto serrato con il governo per vigilare costantemente sui decreti che l’assessorato emanera’ per regolamentare il settore.
La competitività dei distretti turistici – conclude il presidente di Federturismo Sicilia – si baserà su doti di inventiva e di agilità nel funzionamento oltre che sulla capacità di utilizzare al meglio i processi di innovazione al fine di dare una risposta concreta alle piccole e medie imprese che, soffocate dagli invasivi processi di globalizzazione, potranno trovare nel sistema-rete nuovi canali per le proprie attività”.

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