Va avanti ormai da più di un mese la 'crisi dei visti' per i cittadini dell'area Schengen in entrata in Libia e, secondo un bollettino del 16 marzo, "rimane il blocco totale dei nuovi visti che le autorità libiche continuano a non rilasciare". Dal 16 marzo, secondo fonti diplomatiche locali "l'attesa per gli italiani in arrivo in Libia è contenuta, tuttavia la situazione cambia continuamente e non si possono escludere altre difficoltà e restrizioni nei prossimi giorni". Secondo fonti aeroportuali maggiori disagi e respingimenti continuano a incontrare cittadini non italiani dell'area Schengen. Intanto, la CETO, associazione dei tour operator francesi, lo scorso 13 marzo ha raccomandato ai suoi membri "la sospensione di tutte le partenze verso la Libia fino a nuovo ordine".
Eppure, noncurante dell'impossibilità per i cittadini dell'area Schengen di avere visti di ingresso per il Paese, la Libia lo scorso weekend ha partecipato all'Itb, portando a Berlino la rappresentanza di otto aziende e dell'Ufficio libico del turismo e dell'artigianato "nel quadro – ha pubblicato Oea, quotidiano libico riformista – della sua strategia per attirare turisti e ampliare il settore in Libia".