giovedì, 2 Maggio 2024

L’Italia apre ai cinesi, ma bisogna saper fare promozione

Organizzazione piemontese organizza, ma il Piemonte resta fuori dal tour

Il primo gruppo di turisti ufficiali dalla Cina è arrivato oggi in Italia. L’ organizzazione del viaggio è tutta piemontese, ma la regione subalpina è esclusa dal tour. Lo ha reso noto la Fiavet, che ieri ha organizzato un incontro insieme alla Mistral Tour Internazional, il più importante tour operator italiano sul mercato cinese, nella sede dell’ Ascom, l’ associazione commercianti, torinese. I cinesi in arrivo sono 114 e visiteranno Milano, Varese, Verona, Venezia,
San Marino, Pisa Firenze, Siena e Roma in otto giorni, per una spesa di circa 1.500 euro a persona. Un mercato turistico con grandi potenzialità quello cinese: secondo la Fiavet, infatti, potrebbe portare all’ estero 100 milioni di passeggeri all’ anno e in Italia 180 milioni di persone nei prossimi dieci anni.
”Torino e il Piemonte – ha spiegato il presidente della Fiavet di Piemonte e Valle d’ Aosta, Carlo Bortott – sono fuori dall’ itinerario, perché i cinesi non sanno nemmeno che esistano e di conseguenza il tour operator locale che si è
occupato dell’ organizzazione, il China International Travel Service di Pechino, non ha pensato di inserirle. Il punto è lavorare insieme, operatori turistici e commerciali con gli enti locali, per creare un’ immagine di Torino e del Piemonte tale da diventare meta attraente”.

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