mercoledì, 18 Settembre 2024

Oasi ecosostenibile nel Sinai per valorizzare storia e cultura beduina

Iniziativa italiana a due passi da Sharm el Sheikh

Barriera corallina, pesci di varie forme e colori, avventure nel profondo blu del mar Rosso davanti alla costa di Sharm El Sheikh: non sono solo questi, insieme al Monte Sinai o allo storico Convento di Santa Caterina, gli elementi di attrazione turistica del Sinai. La penisola racchiude anche un’ infinita’ di risorse fin’ora meno appariscenti ma altrettanto preziose, come la cultura delle
tribu’ beduine e l’ ambiente naturale che le circonda, ancora per nulla inquinato. Ne e’ cosi’ convinto Fabio Brucini, uno degli operatori turistici che da piu’ tempo lavora nella zona con una societa’ di escursioni marine, che con la collaborazione della tribu’ beduina Alighet – e l’ apporto organizzativo di italiani residenti nella zona – ha deciso di realizzare un’ ”oasi ecosostenibile” tra le montagne aguzze della penisola. Localizzata a 30 chilometri all’ interno della costa di Sharm, e denominata ‘Wadi Speta’, e’ stata inaugurata nei giorni scorsi dall’ ambasciatore d’ Italia al Cairo, Antonio Badini, e fa parte di un progetto pilota approvato dal governatore del Sinai, Mustafa Afifi. L’ obiettivo e’ di offrire ai turisti una nuova via al turismo alternativo e ad un modo di vivere il Sinai che non sia soltanto quello della spiaggia, dell’immersione e delle discoteche, ma anche della osservazione di panorami sconosciuti. Da luoghi poco frequentati, per esempio, si possono notare con evidenza le sfumature cangianti dal rosso ferro al terra bruciata al verde ramato, che il suolo acquisisce nelle diverse ore della giornata. Accanto alle spinte di tipo spirituale e ascetico, nell’ oasi vengono poi anche curati aspetti piu’ fisici, con esercizi di ginnastica contemplativa, o pietanze tipiche della cucina beduina. E’ infatti proprio al recupero di un rapporto meno
casuale e superficiale con il territorio, che questa iniziativa si indirizza, cosi’ come al tentativo di sviluppare una conoscenza ed una sensibilita’ piu’ attenta verso le tradizioni delle popolazioni locali. Indicazioni per un maggior rispetto dell’ ambiente marino vengono offerte gia’ da tempo ai visitatori di Sharm El Sheih attraverso un museo aperto a Naama Bay, che racconta – al costo
di un euro a persona – la vita nei mari e sul suolo della penisola ed illustra le precauzioni per evitare inconvenienti spiacevoli durante le vacanze. ”Almeno una giornata di visita all’ oasi, per chi non vuole fermarsi a dormire – sottolinea l’ ambasciatore – e’ un’ esperienza unica e irripetibile”.

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