Il peggio sembra passato. E il mondo del turismo può tornare a guardare al futuro con fiducia. Dopo tre anni di stagnazione e’ tornata la voglia di viaggiare: nel 2004 gli arrivi turistici internazionali sono cresciuti del 10% rispetto al 2003, toccando il massimo storico di 760 milioni. E il trend positivo dovrebbe continuare anche quest’anno, con un incremento stimato fra il 5 e l8%. A dirlo sono i dati dell’Omt, l’Organizzazione mondiale del turismo, forniti ieri in occasione della presentazione della Bit (Milano 12-15 febbraio).
Secondo l’Omt, la crescita del turismo mondiale nel 2004 ha interessato tutte le grandi regioni ma e’ stato maggiormente sentito nell’area Asia-Pacifico (+29%) e del Medio Oriente (+21%). Proprio il sud-est asiatico, di cui una vasta area e’
stata colpita lo scorso 26 dicembre dallo tsunami, ha avuto una grande crescita con 12 milioni di arrivi, un terzo in piu’ rispetto al 2003. E lo tsunami, per l’Omt, avra’ si’ un effetto negativo nei Paesi colpiti ma non fermera’, se non in parte, il turismo asiatico, in piena espansione dopo l’epidemia della Sars. Favorito anche dal cambio euro-dollaro, e’ tornato l’interesse verso le destinazioni del Nord, Centro e Sud America: gli arrivi sono cresciuti del 10% (per un totale di 124 milioni), il maggior incremento dal 2000. L’aumento per l’Africa e’ del 7%. L’Europa registra 414 milioni di arrivi, con un incremento del 4% dovuto soprattutto alla crescita dei Paesi dell’Europa centrale e orientale (+10%) e l’Europa del Nord (+7%). Piu’ modesti i risultati per l’Europa meridionale- mediterranea (+3%) e occidentale (+2%) che hanno risentito della forte concorrenza di Paesi del Nord Africa. Le aspettative positive per il 2005 interessano soprattutto Asia e Pacifico ma lo sviluppo del turismo, secondo l’Omt, sara’ condizionato dalla situazione economica, dall’andamento dei tassi di cambio e dai fattori direttamente collegati al settore. I fattori principali che influenzeranno il turismo in Europa al momento sembrano essere l’economia e il valori dello scambio euro-dollaro.
